Perugia, lesione distrattiva al bicipite femorale della coscia sinistra per Mustacchio: stagione finita

Serie B
Il giocatore del Perugia Mustacchio, foto Lapresse
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Il giocatore del Perugia ha riportato una lesione distrattiva al bicipite femorale della coscia sinistra, infortunio che lo costringerà a rimanere indisponibile fino al termine della stagione

SERIE B, RISULTATI E CLASSIFICA

Il pass per i playoff già in tasca, ottavo posto conquistato e tanta voglia di giocarsi le proprie carte per tentare di realizzare il sogno serie A. Il Perugia si prepara alla trasferta di Empoli con l’obiettivo di ottenere tre punti importanti per preparare bene la post season, dove a guidare gli umbri ci sarà Alessandro Nesta. L’ex difensore del Milan ha preso il posto dell’esonerato Breda, sedendosi per la prima volta in panchina al Castellani, stadio da cui conta di uscire con un risultato positivo. L’allenatore italiano non potrà contare però su Mattia Mustaccio, stagione finita per lui come recita il comunicato diramato dal club sul proprio sito ufficiale: ‘Gli esami strumentali a cui si è sottoposto Mattia Mustacchio hanno evidenziato una lesione distrattiva di entità lieve-moderata del bicipite femorale della coscia sinistra. Il giocatore ha già iniziato le cure del caso e sarà rivalutato con nuovi accertamenti tra 2 settimane’. Escluso Mustaccio per infortunio, ecco la lista dei convocati diramata da Nesta in vista del match con l’Empoli: PORTIERI: Leali, Nocchi, Santopadre. DIFENSORI: Achy, Belmonte, Del Prete, Germoni, Gonzalez, Magnani, Pajac, Volta, Zanon. CENTROCAMPISTI: Bianco, Colombatto, Gustafson, Kouan, Ranocchia. ATTACCANTI: Buonaiuto, Cerri, Diamanti, Di Carmine, Terrani.

La griglia playoff

In attesa dell’ultima puntata in materia di promozione diretta, corsa che destinerà alla bagarre playoff due squadre deluse, dal 5° all’8° posto è quasi assegnata la sceneggiatura degli spareggi a partire dal turno preliminare (26 e 27 maggio). Antipasto della post-season che solo il Venezia (66 punti) può aggirare qualora scavalcasse il Palermo in quarta posizione: travolto a Cremona dopo 5 vittorie di fila, Inzaghi ospita nel bunker del Penzo il Pescara a caccia di punti salvezza. Primo appuntamento dei playoff invece in agenda per Bari (64) e Cittadella (63) attese dalle sfide in casa contro Carpi e Pro Vercelli senza più velleità. Chi è sicuramente certo dell’8° posto è piuttosto il Perugia (60) affidato a Nesta, allenatore in vantaggio di tre punti e scontri diretti con il Foggia ma in ritardo dal 'Citta' a causa degli stessi parametri. Attenzione al migliore posizionamento al traguardo della stagione regolare: in palio il vantaggio casalingo ai playoff.

La presentazione di Nesta

Quella contro l’Empoli sarà la prima partita di Alessandro Nesta sulla panchina del Perugia, queste le sue sensazioni durante la conferenza stampa di presentazione: "Mi preme per prima cosa ringraziare Breda per avermi dato la possibilità di giocarmi i playoff, quando lo incontrerò magari gli offrirò un caffè". Archiviato poi l’argomento Breda, il nuovo allenatore del Perugia si è concentrato sul prossimo match di Empoli: "Andiamo lì per vincere, ottenere i tre punti ci permetterebbe di affrontare i playoff con uno spirito diverso. Tutti i giocatori saranno indispensabili fino alla fine della stagione, ho bisogno di ognuno di loro. Alcuni giocatori li conosco per averci giocato contro, ma la società avevo iniziato a conoscerla a dicembre quando avevo iniziato a parlarci, li conosco tutti bene perché li ho seguiti. Poi quando era a Miami il mio secondo mi parlava sempre dell'andamento del Perugia. La Serie A? E’ il sogno, ma per far ricordare a tutti il lavoro bisogna vincere e fare dei grandi playoff, perché se non si sogna e non si cerca qualcosa in più non va bene. Questo è un campionato equilibrato, a parte l'Empoli non vedo grosse differenze tra le altre squadre. Inzaghi e Grosso? Mi farà molto piacere rincontrarli da avversari. Tifosi? Dobbiamo vincere e fare bene, solo così torneremo a farli innamorare di noi. Per quanto riguarda il mio futuro, invece, dico che torno in Italia dopo 7 anni, anche per me deve essere un 'vediamo dopo'. Ho la famiglia lontana e ci sono tante variabili che mi devono far decidere di stare qui per tanto tempo, poi io non ho una grande esperienza da allenatore. E' giusto che anche il presidente si tuteli e decida se sono all'altezza del compito o no. Se ci piaciamo come due fidanzati e siamo entrambi contenti ci sposiamo. Per me è meglio così".