Parma, Calaiò: "Volevamo riportare la città in A"

Serie B
Emanuele Calaiò, Parma (LaPresse)
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Le parole dell’attaccante che ha riconquistato la Serie A: "Ripartire dalla Serie D non era facile, ma i tifosi sono sempre stati da Serie A ed abbiamo deciso di regalare al club il posto che dove meritava"

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Una nuova promozione, la terza in tre anni, ha portato il Parma nuovamente in Serie A. Qualche giorno dopo i festeggiamenti seguiti alla vittoria contro lo Spezia, è stato Emanuele Calaiò a parlare dell’impresa della squadra di D’Aversa e non soltanto. Queste le sue dichiarazioni: "Sono giunto alla settima promozione, comprese le due con il Napoli, che insieme a quelle ottenute con il Parma sono le mie preferite. Vincere un altro campionato da protagonista a 36 anni mi fa stare molto bene, nella nostra testa già stavamo pensando ai playoff perché pensavamo che il Frosinone vincesse contro il Foggia. Come succede spesso nel calcio, nulla è mai deciso e tutto può accadere. Tutti i campionati vinti hanno un sapore particolare e diverso. Ripartire dalla Serie D per il Parma non era facile, ma i tifosi sono sempre stati da Serie A ed abbiamo deciso di riportare Parma dove meritava. Abbiamo dei giovani molto interessanti, come Anastasio, Mazzocchi e Roberto Insigne. Devono ancora dimostrare tutto il loro valore e prima di fargli fare un salto importante credo debbano farsi le ossa in un anno di Serie A. Insigne torna a Napoli e sarà la società azzurra a gestirlo come meglio ritiene. Un’altra stagione a giocare con continuità non gli farebbe male, il calciatore ha le qualità per stare in Serie A. Non so cosa farò nel mio futuro, devo capire le intenzioni della società".

Poi, ancora sul futuro, Calaiò ha aggiunto: "Io voglio restare nel calcio come collaboratore ma fare l’allenatore sarebbe molto difficile. Ciciretti è stato autore di un grande campionato l’anno scorso, aveva iniziato bene col Benevento facendo molto bene prima di avere problemi con la società. C’è stata l’opportunità di venire qui ed ha avuto tre lesioni nel giro di tre mesi ma quando si è ripreso ed ha trovato la sua condizione ha dimostrato il suo reale valore dandoci una grossa mano. Ha delle potenzialità molto importanti ed è ancora giovane, sarà il Napoli a decidere se voler puntare su di lui o darlo via in prestito per fare esperienza", ha concluso l’attaccante gialloblù.