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Playoff Lega Pro, Arezzo eliminato. Sottili: "C'è delusione"

Serie C - Lega Pro
Stefano Sottili, allenatore dell'Arezzo (usarezzo.it)

L'allenatore amaranto dispiaciuto dopo il ko casalingo per 2-1 contro la Lucchese, che ha già messo fine ai playoff dell'Arezzo: "Ci siamo intimoriti, gli episodi hanno inciso sul risultato". Squadra contestata a fine gara: "I cori fanno male, abbiamo dato sempre tutto. Il mio futuro? Serve onestà"

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Termina già alla prima partita (gara secca) l’avventura nei playoff di Lega Pro dell’Arezzo, una delle più importanti favorite alla promozione in Serie B. La Lucchese riesce a strappare la vittoria in rimonta e accede dunque alla fase successiva. Stefano Sottili e la squadra contestati dal pubblico amaranto a fine gara: “Se regali a inizio ripresa un gol, quando hai la sensazione di avere la gara in pugno gestendola senza affanno, è chiaro che le cose si complicano: perdi autostima e fiducia”, ha spiegato il tecnico a fine gara. “Noi infatti ci siamo intimoriti, abbiamo smesso di fare tante cose, prendere palle e iniziative a esempio, poi succede che hai la palla gol per ribaltarla ma invece il gol evitabile lo subisci di nuovo: sono gli episodi che incidono sul risultato. E troppe volte gli episodi ci hanno condizionato la gara, anche se dopo il raddoppio rossonero la volontà per recuperarla ce l'abbiamo messa. C'è delusione e sconforto, le possibilità per andare avanti c’erano".

"La contestazione fa male. Futuro? Serve onestà"

Come detto, rumorosa la contestazione del tifo dopo il 90’: "I cori fanno male, non hai ottenuto i risultati che tutti volevano ma i ragazzi hanno sempre sputato sangue: abbiamo avuto lacune, abbiamo fatto qualche valutazione errata, ma il gruppo ha sempre messo l'anima, dal primo allenamento fino in fondo. Poi ci sono gli avversari, i valori, i momenti difficili di una stagione, i percorsi individuali dei giocatori: ci fa male essere usciti, ci hanno fatto male i cori ma non siamo scappati, siamo andati a metterci la faccia”. Una nota poi sul suo futuro: "In due volte distinte ne abbiamo parlato con la società: prima doveva essere scelto il ds, poi mister. Il primo è stato fatto, ora sono pronto a mettermi a sedere con loro per fare ognuno le proprie valutazioni. A continuare il progetto io sono disponibile, ma si deve essere chiari nel dire quali sono gli obiettivi: ci sono realtà più forti economicamente e con strutture più adeguate, quindi serve onestà nel definire le cose".