Calciomercato Inter, raggiunti i 45 milioni in plusvalenze entro il 30 giugno: tutti i numeri

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Edoardo Marcarini

Chiuso il bilancio del 2018, l'Inter è riuscita a centrare l'obiettivo di ottenere almeno 45 milioni di euro in plusvalenze, rientrando così nei parametri del settlement agreement stipulato con la UEFA. Il tutto senza cedere alcun big, ma sfruttando quei giovani del settore giovanile nerazzurro che tanto bene sta lavorando negli ultimi anni

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L’occhio vigile della UEFA osservava attento, in attesa del 30 giugno 2018. Una data importante, per l’Inter, visto che i nerazzurri erano chiamati a “saldare” i conti con i propri bilanci passati, dovendo recuperare 45 milioni di euro in plusvalenze. Ma esattamente, cos’è una plusvalenza? Provando a rimanere sintetici, è la differenza (se positiva) tra il valore di una cessione di un calciatore e l’impatto del giocatore stesso sul bilancio della stagione sportiva in cui viene effettuata la transazione. Se la differenza è in negativo, non si ottiene una plusvalenza, ma una minusvalenza, mentre in caso di parità tra impatto e vendita si ottiene uno zero, che finanziariamente non genera comunque una plusvalenza. La UEFA è molto rigida in questo senso, specialmente se è in vigore un settlement agreement stipulato con un club. In questo caso, l’Inter, che nel maggio 2015 ha firmato un accordo con il massimo organo per il calcio in Europa per evitare di incorrere in multe pesantissime per le casse del club. Dopo aver centrato il tetto del deficit di bilancio a 30 milioni di euro nel bilancio chiuso il 30 giugno 2016, i nerazzurri erano obbligati a chiudere in pari il bilancio al 30 giugno 2017, per poi dover accumulare 45 milioni di euro in plusvalenze entro il 30 giugno 2018, data di scadenza del settlement agreement. Obiettivo che la dirigenza dell’Inter è riuscito a centrare e superare (almeno 50.575 milioni di euro ottenuti), con un mercato che in entrata ha regalato comunque due giocatori importantissimi come Radja Nainggolan e Matteo Politano (i cui costi incideranno sui bilanci futuri), sacrificando però diversi elementi del settore giovanile, considerato fiore all’occhiello in Italia e vero e proprio patrimonio nella formazione di talenti per il club. Una scelta che potrebbe aver fatto storcere il naso a qualcuno, ma che oggettivamente ha permesso al club di evitare di privarsi di giocatori fondamentali nelle idee di Luciano Spalletti, rinunciando però a elementi con grande potenziale, come dimostrato in una stagione piena di successi nazionali delle varie giovanili (come per esempio il Campionato Primavera, secondo successo di fila). Vediamo, quindi, in numeri, come ha fatto l’Inter a raggiungere e superare 45 milioni di euro in plusvalenze, tenendo conto del fatto che a queste cifre possono essere aggiunti gli incassi di altre operazioni.

Nome giocatore

Valore a bilancio del 30/06/2018

Valore cessione

Plusvalenza

Squadra acquirente

Jens Odgaard

1.175.000 €

5.000.000 €

3.875.000 €

Sassuolo

Jonathan Biabiany

0 € (parametro zero)

1.500.000 €

1.500.000 €

Parma

Davide Bettella

0 € (settore giovanile)

7.000.000 €

7.000.000 €

Atalanta

Marco Carraro

0 € (settore giovanile)

5.000.000 €

5.000.000 €

Atalanta

Geoffrey Kondogbia*

17.200.000 €

25.000.000 €

2.500.000 €

Valencia

Davide Santon

1.200.000 €

9.500.000 €

8.300.000 €

Roma

Nicolò Zaniolo

1.440.000 €

4.500.000 €

3.060.000 €

Roma

Andrei Radu**

0 € (settore giovanile)

7.500.000 €

7.500.000 €

Genoa

Federico Valietti

0 € (settore giovanile)

7.500.000 €

7.500.000 €

Genoa

Yuto Nagatomo

260.000 €

3.000.000 €

2.740.000 €

Galatasaray

Rey Manaj**

400.000 €

2.000.000 €

1.600.000 €

Albacete

                                                                                                                               Totale: 50.575.000 €

*: in virtù degli accordi presi al momento dell’acquisto di Kondogbia dal Monaco, ai monegaschi sono stati versati 3.1 milioni di euro, oltre a 2.2 milioni di euro all’agente del giocatore, riducendo la plusvalenza a 2.5 milioni di euro.

**: cessione in prestito con obbligo di riscatto. Per la UEFA ha lo stesso valore di una a titolo definitivo.

È importante segnalare che non sono da considerare di incidenza sulle plusvalenze gli ingaggi lordi dei giocatori sopracitati. Quella salariale è infatti un’incidenza sul bilancio del club, mentre la UEFA chiedeva all’Inter di ottenere “semplicemente” delle plusvalenze sul valore a bilancio dei calciatori ceduti entro il 30 giugno 2018.