Milan, Higuain non segna più: i rossoneri potrebbero non riscattare l'argentino

Calciomercato

Manuele Baiocchini

Oltre l'eliminazione dall'Europa League e la sentenza della Uefa per i problemi del fair play finanziario, che comunque non inciderà sul calciomercato, i rossoneri sono alle prese anche col 'problema' Higuain: l'argentino non segna da quasi due mesi, cosa fare a giugno? Perdere 18 milioni del prestito dalla Juve o investirne altri 36 per riscattarlo dai bianconeri? 

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Se avesse passato il turno in Europa League, sarebbero stati due giorni da incorniciare. La sentenza Uefa relativa al mancato raggiungimento degli obiettivi del fair finanziario, infatti, è la più mite che ci si potesse aspettare. E invece il Milan non riesce proprio a vederlo quel bicchiere mezzo pieno. Anche perché l'eliminazione in casa dell'Olympiakos è impossibile da dimenticare in poche ore. Ha lasciato scorie, rabbia e delusione in un ambiente che si sentiva a un passo dalla prima svolta positiva della stagione.

Anche perché il Milan, in base alle decisioni arrivate da Nyon, non avrà nessun tipo di ostacolo o paletto per quanto riguarda il prossimo calciomercato. Le sanzioni della UEFA prevedono una multa di 12 milioni, il taglio della rosa da 25 a 21 giocatori nelle prossime due stagioni in competizioni europee, ma soprattutto l'obbligo del pareggio di bilancio entro il 30 giugno del 2021. Il Milan avrà due anni e mezzo per rimettere a posto i conti. Intanto, però, potrà fare quello che riterrà più giusto in sede di mercato, in base alle proprie esigenze per rinforzare la squadra. Vendere e comprare senza limitazioni, tenendo però presente l'obiettivo del pareggio di bilancio futuro.

Eppure oggi passa tutto in secondo piano. Nella mente ci sono ancora i tanti errori commessi ad Atene. Dal Milan e dall'arbitro. E poi il fatto che Higuain non riesca più a fare la differenza e che arriverà alla partita contro il Bologna con 52 giorni di astinenza da gol. Lui che doveva rilanciare i rossoneri è diventato il simbolo dell'Euro flop. E visto che il Milan avrà libertà di manovra sul mercato, potrebbe anche decidere di non versare alla Juventus i 36 milioni (da pagare in due rate) per il riscatto del Pipita, 'perdere' i 18 milioni già spesi per il prestito e investire tutto su un altro attaccante. A meno che l'argentino non torni ad essere il campione apprezzato con le maglie di Napoli e Juve.