Calciomercato Milan, le strategie dopo le sanzioni per il FFP: il riscatto di Higuain dipenderà dal suo rendimento

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Ragionamenti complessi per la società rossonera, che deve fare i conti con i paletti imposti dalla UEFA dopo le violazioni del Financial Fair Play. Con l’obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio, si cercheranno di aumentare i ricavi ma potrebbe non bastare: anche per questo il riscatto di Higuain dipenderà dal rendimento del giocatore

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Una situazione delicata per il Milan sul mercato. Dopo le sanzioni arrivate dall’Organo di Controllo Finanziaro dei Club (CFC) della UEFA per le violazioni del Financial Fair Play nel trienno 2014.2017, la società rossonera sarà costretta a fare dei ragionamenti piuttosto complessi per poter operare. Nei prossimi tre anni, infatti, il Milan deve passare da -123 milioni a -30 milioni in bilancio, la massima tolleranza prevista dalla UEFA. Per questo il club cercherà di aumentare i ricavi, anche se questo potrebbe non bastare. Con il chiaro obiettivo di continuare a investire, il club del presidente Scaroni dovrà dunque trovare un delicato equilibrio tra le cessioni e gli arrivi (anche e soprattutto in prestito), senza però stravolgere la squadra.

Il riscatto di Higuain

In considerazione delle necessità della società, è da valutare attentamente la situazione relativa al riscatto di Gonzalo Higuain dalla Juventus. Investimento che sarebbe particolarmente oneroso, la conferma dell’attaccante argentino da parte del Milan - che ha già speso 35 milioni più 10 di bonus per Paquetà - dipenderà a questo punto unicamente dal suo rendimento.

Le sanzioni per il Milan

Non semplice dunque la situazione in casa Milan, che dopo essere stato sanzionato dalla UEFA per la violazione del Financial Fair Play dovrà raggiungere la parità di bilancio entro il 30 giugno 2021. In caso contrario ci sarà l’esclusione per un anno dalla prima competizione UEFA alla quale la società dovesse qualificarsi "nel corso delle due stagioni successive, 2022/2023 e 2023/2024". Al Milan, inoltre, saranno trattenuti dodici milioni di euro dai profitti dell’Europa League in corso. L'altra misura colpirà la rosa rossonera nel caso di qualificazione a una competizione europea per le competizioni UEFA 2019/2020 e 2020/2021 dove non potranno essere registrati in lista UEFA più di 21 giocatori in rosa (contro questa sentenza il club potrà fare ricorso al TAS di Losanna).