Guardiola: "Addio al Manchester City nel 2023, dopo allenerò una nazionale"

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L'allenatore catalano parla del suo futuro alla compagnia brasiliana XP Investimento: "Darò l'addio al City a fine contratto, nel 2023. Poi vorrei allenare una nazionale e giocare gli Europei, i Mondiali o la Coppa America. Il Brasile? Mi piacerebbe"

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"Il prossimo passo dopo il Manchester City? Allenare una nazionale". Pep Guardiola non ha dubbi sul proprio futuro. Ospite della compagnia brasiliana XP Investimento, l'allenatore del City ha annunciato il suo addio al club a fine contratto, nel 2023, spiegando che "il prossimo passo sarà allenare una nazionale". Prima, però, ci sarà una pausa: "Dopo sette anni al Manchester City dovrò riposarmi,  starmene tranquillo, studiare - spiega Guardiola - poi mi piacerebbe allenare agli Europei, in Copa America o al Mondiale". 

"Allenare il Brasile? Mi piacerebbe"

Prima un anno sabbatico, poi la panchina di una nazionale. Questi i programmi di Guardiola dal 2023 in avanti. Difficilmente, però, si tratterà del Brasile: "Mi piacerebbe ma non credo accadrà. Credo che l'allenatore della squadra brasiliana sarà sempre brasiliano, non vedo uno straniero sulla panchina del Brasile". Nazionale che affascina Guardiola: "Il Brasile è sempre il favorito, che si tratti di Mondiali o Coppa America - sottolinea - lo è sempre stato e sempre lo sarà. Fa parte della loro cultura. Nel 1982 ero piccolo, vivevo in Catalogna e si giocavano i Mondiali: ricordo che tutte le persone tifavano per il Brasile. Nessuno di loro era brasiliano. Si emozionavano vedendo giocare Zico, Jorginho, Falcão, Cerezo. Come per l'Olanda del 1978, quel Brasile non ha vinto ma tutti lo ricordano per le emozioni che produceva".

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"Brasile tra i favoriti per il Mondiale 2022"

Guardiola ha anche inserito il Brasile tra i favoriti per vincere la Coppa del Mondo in Qatar nel 2022: "I preferiti sono i soliti però in competizioni del genere le partite sono un pò casuali. Conta il modo in cui ci arrivano le squadre, si decide tutto in poche settimane. Chiaramente - aggiunge l'allenatore - se confronti questo Brasile con quello di Pelé, con i campioni del mondo del 1994 allora quello attuale perderà sempre. Ma se mi chiedi cosa penso della  nazionale di Tite, dico che è fantastica. Alcuni sono miei giocatori al City, altri sono degli avversari ma è un colletivo fantastico”.