Ibrahimovic ai Los Angeles Galaxy, ora è ufficiale. Lo svedese ha firmato fino al 2019

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L'attaccante svedese, dopo la rescissione con il Manchester United, può ufficialmente iniziare l'avventura americana. Ha firmato fino al 2019, ma la famiglia resterà in Inghilterra fino a luglio. L'ultimo curioso indizio era arrivato in mattinata...

Zlatan Ibrahimovic è un nuovo giocatore dei Los Angeles Galaxy. L'ufficialità è arrivata sia sul profilo twitter del club statunitense che su quello privato dell'attaccante svedese e ha confermato quanto già ampiamente annunciato in mattinata. Dopo la rescissione consensuale con il Manchester United, arrivata giovedì, un indizio significativo sul futuro di Ibra era infatti arrivato direttamente dall'America. Il centravanti aveva acquistato una pagina del Los Angeles Times, il quotidiano più importante della città californiana, dove su un foglio era scritta una sola frase: "Dear Los Angeles, you're welcome". Nella parte inferiore invece, a destra il logo del club e a sinistra la firma di Ibrahimovic. Nel pomeriggio ecco l'ufficialità con un video, in cui il calciatore cammina accompagnato da una tigre e afferma: "Los Angeles, welcome to Zlatan". Ibrahimovic ha firmato un contratto di un anno e mezzo, ma la sua famiglia resterà in Inghilterra fino a luglio, per permettere ai figli di concludere tranquillamente la scuola.

    

"Felice di entrare a far parte del team più vincente della MLS, non vedo l'ora di iniziare"

"Venendo a giocare negli Stati Uniti, era l'unica scelta possibile per me entrare a far parte della squadra di maggior successo nella Major League Soccer, i LA Galaxy" - ha dichiarato Ibrahimovic -. Sono entusiasta di firmare per un club con un'eredità vincente e che incarna lo spirito del calcio a Los Angeles da oltre 20 anni. Vorrei ringraziare tutti i componenti del club per avermi concesso questa possibilità. Non vedo l'ora di unirmi ai miei compagni di squadra, giocare allo StubHub Center di fronte ai nostri tifosi e aiutare la squadra a vincere in questa stagione". Molto soddisfatto dell'arrivo dello svedese anche l'allenatore: "Aggiungere uno dei migliori marcatori nella storia di questo sport alla nostra rosa aiuterà senza dubbio il nostro club nell'obiettivo di conquistare la sesta MLS Cup - ha detto Sigi Schmid -. Come uno dei giocatori più vincenti di tutti i tempi, crediamo che avrà un impatto molto positivo sulla nostra squadra. Siamo fiduciosi che Zlatan possa essere uno degli attaccanti più importanti del nostro campionato e siamo entusiasti di averlo con noi".

Il centravanti classe '81 non sarà la prima stella a far parte dei Galaxy. Il primo grande colpo della dirigenza americana fu l'acquisto di David Beckham nel 2006. All'inglese si aggiunsero poi, nel corso degli anni, altri campioni come Steven Gerrard, Robbie Keane, Landon Donovan, Nigel De Jong, Jermaine Jones. Adesso invece Ibra troverà i fratelli messicani dos Santos e l'ex Chelsea e Roma, Ashley Cole. Il campionato negli Stati Uniti è iniziato da pochissimo e i californiani hanno fin qui ottenuto una vittoria e una sconfitta. Sono partiti bene, mettendo al tappeto 2-1 i Portland Timbers, ma poi con lo stesso risultato sono usciti battuti dalla trasferta a New York, con gol per i padroni di casa di Tinnerholm e David Villa, ex Barça, mentre per i Galaxy l'inutile rete è stata messa a segno da Jonathan dos Santos. La squadra di Los Angeles ha concluso la partita in 10 per l'espulsione del capitano Ashley Cole.

La fantasia di Ibra negli annunci

Gli annunci originali e con un ego smisurato non sono certo una novità per Ibrahimovic. La scorsa estate infatti, quando lo svedese era alle prese con il recupero post infortunio al crociato, era ancora incerto se avrebbe continuato o meno la sua avventura al Manchester United. L'ipotesi MLS si faceva già strada, ma per Ibra non era ancora arrivata l'ora. Così fu lui stesso per primo ad annunciare il rinnovo annuale con i Red Devils. Come? Con un post sui propri profili social, in cui lui, nelle vesti di Dio, fa a braccio di ferro con un diavolo, accompagnato da tre semplici parole: "I UNITED IT".