Sarri, la prima intervista al Chelsea in inglese: "Guardiola un amico, qui per vincere"

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Prima intervista in inglese per Maurizio Sarri dal suo arrivo a Londra (Foto da Chelsea TV)

Intervistato per la prima volta dalla televisione ufficiale del Chelsea, Maurizio Sarri ha risposto con un buon inglese ammettendo di aver disimparato la lingua a distanza di trent'anni. Rinnovato l'amore per la città di Napoli, l'allenatore toscano si è espresso dalla nuova sfida in Premier alla sua idea di calcio

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È un Maurizio Sarri dalla rigorosa conversazione in inglese quello che si è sottoposto alla prima intervista ufficiale di Chelsea TV, canale ufficiale del club. Accantonando qualche ironia sui social, voci che ipotizzano il nuovo allenatore intento a leggere domande e risposte nella lingua d’Albione, la giustificazione dell’ex Napoli è presto offerta: "Il mio inglese non è buono, avevo iniziato ad apprenderlo oltre trent’anni fa. Peccato che durante questo periodo l’ho disimparato". Nessun dubbio invece per l’intervistatore che parla di modestia e affronta una piacevole chiacchierata con il manager dal recente avvento a Londra.

"Guardiola? Prima di tutto un amico"

Il pensiero iniziale di Sarri è dedicato a Napoli e alla sua città, casa dell’allenatore toscano per tre anni indimenticabili. Parole al miele per la sua ex piazza e un pensiero per la destinazione attuale: "Cinque anni fa allenavo in Serie B, ora sono al Chelsea. Si tratta di uno dei club più importanti e inserito in uno dei tornei più prestigiosi in Europa". Cosa lo affascina della Premier League? "Sicuramente il confronto con i migliori allenatori della scena internazionale - ha risposto il 59enne con un passato in banca -, sono elettrizzato da sfidare uomini come Guardiola e Pochettino, Mourinho e Klopp oltre a tanti altri". Interpellato in particolare sul tecnico del Manchester City, Sarri l’ha dipinto soprattutto come un amico: "È per questo motivo che ha sempre parlato bene di me", risponde sorridendo Sarri.

Lode a Jorginho, divertimento alla base

Amante del calcio, passione che lo spinge a gettarsi anima e corpo nella disciplina, l’ex Napoli è stato sollecitato sulla propria idea di gioco: "Per tre anni sono stato fortunato a trovare molti giocatori funzionali alla mia proposta, giocatori molto dotati dal punto di vista umano e tecnico". Ecco perché l’esigenza di riabbracciare Jorginho l’ha soddisfatto eccome: "Non è un ragazzo fisico ma estremamente tecnico, molto veloce nel pensiero. La sua abilità è proprio quella di spostare la palla rapidamente". Il centrocampista dai trascorsi in azzurro non sarà l’unico innesto dell’estate londinese: "Con uno o due acquisti possiamo adattarci al mio calcio. Non manca la concorrenza in campionato, prima di tutto però voglio divertirmi come i miei giocatori e naturalmente esaltare i tifosi".

"Voglio vincere qualcosa"

L’imminente tournée in Australia sarà l’occasione per testare le prime novità tattiche all’interno del gruppo, senza guardare al risultato: "Non sarà importante in questo senso la prima uscita, tuttavia dovremo fare del nostro meglio". L’intervistatore ha poi spostato l’attenzione sulle passioni di Sarri e il passato da banchiere: "Amo leggere romanzi come l’ultimo che mi sto gustando, Vargas Llosa. Il lavoro in banca mi ha invece aiutato eccome nell’organizzazione del lavoro, mi ha reso migliore". Nessuna distrazione dettata dalla città di Londra, d’altronde ha ammesso di aver scelto la nuova destinazione esclusivamente per stimoli calcistici: "Voglio giocare a Stamford Bridge, è un mio sogno". In chiusura l’ex Napoli ha risposto alle domande relative agli obiettivi dedicando un appello ai tifosi: "Desideriamo divertire i fan affinché siano orgogliosi della squadra. Ho intenzione di giocare il mio calcio e naturalmente di vincere qualcosa. Ci impegneremo al 100% divertendoci per il 90%. Non posso promettere nulla di diverso, tuttavia farò tutto ciò che è possibile per onorare il mio impegno al Chelsea".