Dani Alves: "Tradito dalla Juventus. A Torino un anno poco piacevole"

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Il brasiliano a Espn parla del suo anno in bianconero: "Mi sono sentito tradito, non mi è stato dato quello che mi era stato promesso". Poi sul futuro: "Se mi chiamasse il Real direi di no. Neymar? Rimane al Psg, sono pronto a giocarmi la Tour Eiffel".

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Giocarmi una cena che Neymar rimane al Psg? Troppo poco, giochiamoci la Tour Eiffel!”, scommessa firmata Dani Alves. Il brasiliano ex Barcellona e Juventus dimostra di non avere dubbi sulla permanenza a Parigi anche nella prossima stagione del suo connazionale Neymar: “Non ha ancora completato il suo lavoro qui, non è felice per via dei risultati che non sono arrivati ed è normale che sia così. Dovesse essere felice senza aver raggiunto i risultati gli darei uno schiaffo sul collo", ha aggiunto un sorridente Dani Alves nel corso dell’intervista rilasciata a Espn. Da Neymar a Mbappé, altro straordinario talento del Psg al centro di tante voci di mercato, Real Madrid su tutte: “Kylian ancora è molto giovane, diventerà ancora più forte di quello che è ora anche se credo che come Messi non ci sia nessuno", ha proseguito Dani Alves. Che, per concludere, ha parlato anche del suo di futuro: “Se mi chiamasse il Real Madrid direi di no, e farei lo stesso se mi chiamasse per chiedermi di Neymar. Al Barcellona la gente non vuole riconoscere di avere bisogno di lui e per questo rimane lontano, il problema del Barcellona è l'ego con cui non si va da nessuna parte", ha concluso l’esterno brasiliano del Psg.

"Tradito dalla Juve"

Dani Alves ha poi fatto un salto nel passato. All'anno passato con la maglia della Juventus. Stagione 2016-2017, dopo un inizio con qualche difficoltà di troppo il brasiliano torna quello di sempre. Alla fine, però, arriva l'addio: "A Torino ho passato un anno poco piacevole - ha rivelato - non ho ricevuto quello che mi era stato promesso e mi sono sentito tradito. Questa è la peggiore cosa che possa accadere Ho fatto la storia con la Juve dove non c’è una singola persona a cui non sono piaciuto. Tutti sanno che sono un grande lavoratore. La situazione per quanto riguarda chi mi ha portato là è diversa. Rispetto la storia della Juve e lì ho ancora tanti amici. Se le persone accanto a te sono felici, poi torna tuto indietro. Mi sono sentito tradito alla Juve e per questo me ne sono andato".