Calciomercato, Messi e il ritorno di Neymar al Barça: "Non so se è stato fatto possibile"

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(Getty)

La stella argentina del Barcellona parla della trattativa che ha infiammato il calciomercato: "Parlavo con Neymar durante l'estate e lui voleva tornare". E sul suo ruolo di sponsor del ritorno del brasiliano: "Nello spogliatoio non imponiamo niente, diamo solo la nostra opinione. Io non comando, gioco a calcio". Intanto accetta l'invito a cena di CR7

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Il possibile ritorno di Neymar al Barcellona ha rappresentato la trattativa di calciomercato più chiacchierata dell'estate. Alla fine l'asso brasiliano è rimasto al PSG e i blaugrana non sono riusciti a dar vita a un poker di fuoriclasse in un attacco completato da Griezmann, Suarez e Leo Messi. Proprio il numero 10 argentino ha parlato dell'affare Neymar nel corso di una lunga intervista a Diario Sport: "Sinceramente, non so se è stato davvero fatto tutto il possibile per portarlo qui. Parlavo con lui durante la trattativa e lui voleva tornare. Il suo ritorno avrebbe regalato un salto di qualità al club, sia come sponsor che come immagine. Ho seguito il caso sui giornali e non tutto era chiarissimo. Poi non se n’è fatto nulla, ma con lui non ci ho ancora parlato".

“Io non comando, la trattativa Neymar lo ha dimostrato”

Il commento sull'operazione Neymar e sul mancato ritorno dell'attaccante in Catalogna è l'occasione per Messi per puntualizzare il suo ruolo nelle strategie di mercato del Barcellona: "Nello spogliatoio non imponiamo niente, diamo solo la nostra opinione. Io non comando, gioco a calcio" spiega. "Certo, ho seguito con attenzione la vicenda: il ritorno di Neymar avrebbe comportato una crescita sul piano tecnico ma anche per l'immagine del club e il volume di sponsor. Però sono semplicemente un giocatore. L'unica cosa a cui penso è vincere e conquistare titoli sul campo". L'estate di mercato ha portato nella rosa del Barcellona quattro volti nuovi: Neto, Junior Firpo, De Jong e Griezmann. "Squadra più forte dell'anno scorso? Non lo so – è il commento di Messi - abbiamo tante alternative, tanti ricambi. Perché degli ultimi 21 arrivati dal 2014 ad oggi solo 6 sono ancora in rosa? Giocare nel Barcellona non è semplice. Quando metti piede nel Camp Nou, la pressione si sente. Allora, o sei forte di testa e carattere, oppure andare avanti è complicato". E a proposito di Griezmann e del passato, quando il francese ex Atletico Madrid aveva rilasciato delle dichiarazioni contro il Barcellona prima di alcune sfide tra le due squadre, Messi ha liquidato così il tema: "L'ho conosciuto molto poco perché da quando è qui sono stato poco con il gruppo a causa dell'infortunio".

"Contratto? Barcellona è casa mia, ma voglio progetto vincente"

Messi ha anche affrontato un'altra tematica che lo ha riguardato nelle ultime settimane: la presenza nel suo contratto con il Barcellona di una clausola che gli permette di rinnovare anno per anno. "C'è una clausola di riservatezza stipulata con la società sul tema e non posso parlarne. Quello che posso dire è che voglio restare al Barcellona per tutto il tempo possibile, questa è casa mia – spiega - ho un contratto e giocherò fino a che mi sentirò bene. Voglio continuare a vincere con il club, voglio continuare a tagliare traguardi importanti. La clausola o il denaro non contano. Mi muovo per altre cose. La mia idea è di monitorare il fisico nel tempo e verificare giorno per giorno le mie possibilità di rendimento. La condizione fondamentale è che ci sia un progetto vincente. Mio padre cura i miei interessi e ora non sta parlando del mio futuro con il Barcellona. Me lo avrebbe detto".

"Non firmerei per vittoria Champions e secondo posto nella Liga"

Nelle prime tre partite giocate nella Liga, il Barcellona ha ottenuto una vittoria, un pareggio e il ko dell'esordio a Bilbao. Quattro punti, fatturato che non preoccupa Messi: "Abbiamo avuto tanti infortuni e questo incide. Contro l'Atlhetic Bilbao abbiamo perso ma giocando una grande partita. Contro il Betis si è vista una grande squadra, contro l'Osasuna abbiamo pagato le assenze. Firmare per la vittoria della Champions e il secondo posto nella Liga? No, all'inizio della stagione l'obiettivo è sempre vincere tutto. Ovviamente, vincere la Champions mi piacerebbe tanto perché non succede da tempo e un club come il Barcellona deve portare a casa un trofeo di quel livello. I rivali in Europa? Il Real Madrid si è rinforzato, la Juventus si è mossa bene sul mercato così come il City. Credo che tutte le grandi squadre ogni anno siano più forti". A proposito di Champions, la testa non può andare al 4-0 di Anfield Road contro il Liverpool che ha chiuso le porte della finale al Barcellona nella scorsa edizione della competizione: "Una partita sbagliata – la definisce Messi - in Champions è fondamentale segnare in trasferta e noi non l'abbiamo fatto: è questa la grande lezione di quei 180 minuti".

"Infortunio? Tornerò in campo solo quando sarò al 100 per cento"

Dopo aver saltato le sfide di campionato contro Athletic Bilbao, Osasuna e Betis, Messi non ci sarà nemmeno contro il Valencia. Effetti dell'infortunio muscolare patito a inizio agosto: “"Mi sento meglio, purtroppo ho avuto una ricaduta in uno degli allenamenti prima della sfida al Betis. Il soleo è delicato, non avevo mai avuto questo tipo di infortunio ma ora va tutto meglio. Per questo sono tranquillo, ma tornerò in campo solo quando sarò al 100 per cento. Non giocherò contro il Valencia, ma vediamo se riuscirò a tornare contro il Borussia Dortmund o il Granada. Vediamo il lato positivo - ci scherza su - ho più tempo per godermi la famiglia e i bambini, con i quali seguo le partite del Barcellona in tribuna".

"L'invito a cena di CR7? Nessun problema, lo accetto"

Si nasconde sul pronostico riguardante il prossimo Pallone d'Oro ("Io favorito? Non saprei. Ultimamente si guarda più ai risultati che al livello del calciatore e la vittoria della Champions o del Mondiale diventa molto più rilevante del resto"), ma Messi non ha invece difficoltà ad accettare l'invito a cena recapitato da Cristiano Ronaldo nel corso dell'ultimo Gala dell'Uefa: "Non siamo amici perchè non abbiamo mai condiviso uno spogliatoio, ma ai gala ci incontriamo sempre, parliamo e non c'è alcun tipo di problema tra noi. L’ultimo è stato quello in cui abbiamo parlato di più e siamo stati più tempo assieme. Non so se andremo a mangiare insieme perchè entrambi abbiamo i nostri impegni e non so se riusciremo a farli coincidere, ma non ho problemi ad accettare il suo invito a cena".