Calciomercato, Mihajlovic: "Totti per il Torino? Ci ho pensato..."

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Sinisa Mihajlovic e Francesco Totti (getty)
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L'allenatore granata pronto per la nuova stagione: "Ce la giocheremo per l'Europa League". Sul mercato: "Belotti? Spero rimanga, altrimenti bisognerà cambiare tutto. Servono ancora un difensore esperto, due centrocampisti e due esterni d'attacco"

In vacanza, sì, ma con la testa già alla prossima stagione, che dovrà essere quella della svolta. Sinisa Mihajlovic vede i blocchi di partenza: pochi giorni e il suo Torino comincerà il suo ritiro estivo. Intanto, però, da Porto Cervo (Sardegna) il tecnico serbo fa il punto della situazione sul mercato - e non solo - sulle pagine de La Gazzetta dello Sport: “Mi sono riposato, ma ho anche lavorato”, ha ammesso l’ex allenatore del Milan. “Quest’anno il Toro cambierà molto dal punto di vista degli allenamenti, con più lavori personalizzati, tecniche su calcio piazzato e altro ancora. Mi sono anche confrontato con tecnici stranieri: la mia squadra manterrà i soliti principi, ma sarà anche più attenta. E ce la giochiamo per l’Europa League…“. Insomma, idee chiare quelle di Mihajlovic, che ha parlato anche di mercato, partendo dal nuovo portiere: “Sirigu è un portiere di grande esperienza, Lyanco e Bonifazi sono due giovani molto interessanti. Cosa serve? Ancora un difensore centrale esperto, poi due rinforzi in mezzo al campo, due esterni alti e un vice Belotti…”.

"Belotti? Dovesse partire cambierebbe tutto"

A proposito di Belotti, Mihajlovic ha ovviamente le idee molto chiare: “Spero rimanga, altrimenti dovremo cambiare tutto. Non puoi pensare solo di sostituirlo, o peggiori. Se ho pensato a Totti per il mio Torino? Confesso di averlo fatto, se lui volesse sa come trovarmi”. Miha pensa, quindi, solo al Torino: “A parte l’offerta milionaria della Cina, il mercato a me ha solo sfiorato in queste settimane. Pochi confronti, ma io resto qui. L’estero? Magari in futuro. Ora penso solo al Toro e a ripartire. E quest’anno potremo contare anche sul Filadelfia: con il nuovo impianto, potremmo fare almeno 6 o 8 punti in più. E non servirà nemmeno più parlare della storia, ricordare l’importanza di questa maglia: lo faranno quei muri”. Sulla scorsa stagione: “Ho dovuto forzare la mano in alcuni momenti, servivano delle scosse. Senza sacrificio e voglia di lottare non si vince ma non si pensi che le mie squadre scendono in campo per distruggere. Io cerco sempre di far creare gioco ai miei giocatori facendoli pressare alto e così segnano e spesso si divertono. Questa è la mia filosofia”.