Calciomercato Roma, a tutto Mahrez. Rinnovo Nainggolan, ci siamo

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Riyad Mahrez, attaccante del Leicester (Foto: Getty Images)

Chiuso Kolarov, arrivato a Boston, i giallorossi si fiondano sull'esterno che ha fatto le fortune del Leicester di Claudio Ranieri. Intanto, l'annuncio del rinnovo di Nainggolan potrebbe arrivare già durante la tournée americana

Squadra a lavoro in America, dirigenza a lavoro in tutta Europa. La Roma, infatti, è decisa a chiudere per Mahrez, nonostante la cifra richiesta sia particolarmente alta. Resta da capire quale sarà la quota fissa e quale da coprire con eventuali bonus dei 30 milioni che il club giallorosso è disposto a pagare dopo una prima offerta di 23 milioni respinta dal Leicester, il club inglese che ne detiene il cartellino. L’intesa con il giocatore è quasi raggiunta, ci sono già stati due contatti Macia-Monchi e ora quest’ultimo parlerà con la proprietà proprio per farsi autorizzare a procedere nella trattativa. Sarebbe un investimento importante. L’allenatore Shakespeare nelle scorse ore aveva parlato così: “La Roma si è fatta avanti per lui ma l’offerta era troppo bassa e non abbiamo accettato”. La prima proposta era di 23 milioni, il club inglese ne chiede 35 per lasciarlo partire, ma sarebbe disposto a scendere di altri 5 milioni se la Roma dovesse garantire alcuni bonus. Per Radja Nainggolan, l’annuncio del rinnovo può arrivare a breve dagli Stati Uniti, dove la Roma è in tourneé.

Roma, ecco Kolarov

Intanto arriva Kolarov dal Manchester City. L'accordo è stato totale: alla Roma arriva l'esterno difensivo, classe 1985. L'ex giocatore della Lazio  è sbarcato a Boston intorno alle 22.30 come previsto. La parte principale delle visite mediche è stata già sostenuta e nelle prossime ore il giocatore farà solo gli ultimi test fisici. Operazione chiusa sulla base di 5 milioni di euro, contratto triennale per lui a 2.5 milioni a stagione. Sulla riuscita dell'operazione c'è un retroscena: è stato decisivo il colloquio tra il giocatore e Guardiola in cui Kolarov ha chiesto di andare via, il manager lo ha sempre rispettato molto e non ha potuto dire di no a uno dei punti di riferimento (era stato eletto infatti capitano dalla squadra, un vero e proprio punto di riferimento del gruppo).