Stramaccioni: "Coutinho merita il Barcellona. Vi dico perchè lasciò l'Inter"

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Stramaccioni ha allenato Coutinho ai tempi dell'Inter, foto LaPresse

L'allenatore italiano ha parlato del trasferimento di Coutinho dal Barcellona al Liverpool, svelando poi un retroscena relativo alla trattativa che portò il brasiliano dall'Inter ai Reds

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E’ l’uomo del momento, mister 160 milioni di euro. Si tratta di Philippe Coutinho, protagonista del terzo trasferimento più costoso della storia dopo Neymar e Mbappè. Un colpo ad effetto per il Barcellona, convinto di come l’ex Liverpool possa senza dubbio aggiungere qualità ed imprevedibilità ad una rosa già stellare. Molti hanno mostrato il proprio stupore per la cifra sborsata dai blaugrana per assicurarsi il brasiliano, non Andrea Stramaccioni, ex allenatore di Coutinho ai tempi del Liverpool: "Non sono stupito di questo approdo al Barcellona dal Liverpool per 160 milioni di euro. Phil è cresciuto molto in Premier League e soprattutto nella Selecao, meritava un top club mondiale” le parole di Stramaccioni a Panorama. “Ha saputo lavorare sui suoi due punti deboli dell’epoca: cercare di più la porta per affermarsi anche come goleador e il lavoro senza palla. Aveva già esordito nell’Inter con Benitez e fu protagonista anche nella mia gestione. Partì benissimo andando in rete sia nei preliminari di Europa League contro l’Hajduk Spalato, sia all’esordio in Campionato a Pescara. Wes giocava nella sua posizione ed ovviamente la concorrenza era in generale per Phil di alto profilo, ma la sua evoluzione era già in corso".

Il passaggio al Liverpool

Stramaccioni poi racconta i retroscena del trasferimento di Coutinho al Liverpool: "Era un’offerta difficile da rifiutare anche per il fascino del Liverpool e della Premier League, la sua volontà di andare in Inghilterra fu decisiva. Era un momento particolare e Cou era uno dei pochi prospetti giovani con un valore così alto nella nostra rosa del tempo. Bisognava aggiustare un po’ il bilancio è alla sua cessione seguì poi anche quella di Wes. Anche se a malincuore capii e rispettai la decisione di Branca e Ausilio. Ma certo nessuno fu felice della sua partenza perché se ne intuiva enorme potenziale".

I segreti di Coutinho

Stramaccioni infine svela i segreti del brasiliano, soffermandosi sulla possibilità di coesistere con Messi: "Ci sentiamo ancora. Philippe è sempre stato ed è anche ora un ragazzo eccezionale. Oltre alle doti tecniche sotto gli occhi di tutti ha anche un’umiltà impressionante e una voglia di lavorare incredibile. Philippe oggi è migliorato tantissimo nella fase di non possesso e nel lavoro sporco anche da interno di centrocampo. Il calcio moderno va in una direzione precisa, chiede partecipazione al gioco da parte di tutti. Se il classico numero 10 comprende l’importanza di dover aiutare i compagni in mezzo al campo, diventa un fantastico interno di un centrocampo a 3 e può fare la differenza. Vedi i casi dei vari Kevin De Bruyne, David Silva, Ivan Rakitić e Luka Modrić. E Cou se supererà l’impatto di aspettative del Camp Nou …ha tutto per diventare decisivo come loro. La Pulce si integra bene con tutti coloro che “parlano” la lingua del suo modo di giocare. E Cou conosce quel linguaggio, dovrà solo gestore l’impatto ambientale. Io scommetto su di lui. Gli auguro anche pubblicamente il meglio, lo merita".