Rafinha Inter, raggiunto l’accordo col Barcellona: le ultime news sul calciomercato dell'Inter

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L'ottimismo delle ultime ore ha trovato conferma: Inter e Barcellona hanno raggiunto l'accordo che mancava, sulla cifra dell'opzione di riscatto, fissato ora a 35 milioni più 3 di bonus. Al giocatore, in caso di riscatto, tre anni e mezzo di contratto. Le visite mediche sono in programma per lunedì

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La tanto attesa fumata bianca è arrivata: Inter e Barcellona hanno raggiunto l'accordo per il trasferimento di Rafinha. Il centrocampista arriva ai nerazzurri con la formula del prestito con diritto di riscatto, fissato a 35 milioni di euro più 3 di bonus. E' stata proprio la cifra dell'opzione in favore dei nerazzurri ad aver protratto una trattativa mai in discussione. La volontà comune delle parti, infatti, è sempre stata quella di concludere l'operazione e il lavoro svolto negli ultimi giorni ha permesso il raggiungimento dell'intesa. Qualora venisse esercitato il riscatto da parte dell'Inter, il centrocampista avrà un contratto che lo legherà alla società milanese fino a giugno 2021. L’arrivo del giocatore in città al momento è previsto per domenica sera, in modo da effettuare le visite mediche nella giornata di lunedì ed essere fin da subito a disposizione di Luciano Spalletti.

Il più grande affare dalla Cantera?

Cinque mesi per dimostrare di essere tornato ad alti livelli: è questo l’obiettivo di Rafinha, reduce da due infortuni gravi che ne hanno decisamente limitato l’impiego negli ultimi anni. L’Inter può essere l’opportunità giusta, così come il brasiliano potrebbe essere il centrocampista giusto per i nerazzurri, in vista delle prossime stagioni. Se così fosse e il riscatto venisse esercitato, Rafinha diventerebbe la cessione più importante del Barcellona per un giocatore della propria cantera. Pedro, infatti, che in precedenza deteneva questo primato, è stato pagato dal Chelsea 27 milioni di euro più 3 di bonus. Thiago Alcantara, fratello di Rafinha, invece è stato acquistato per 25 milioni più bonus dal Bayern Monaco.

 

La storia della trattativa

Se è vero che il buon esito della trattativa non era mai stato messo in discussione, altrettanto vero è che non si è raggiunti facilmente a questa intesa. Il nodo della questione è sempre stato l’importo dell’opzione di riscatto, che inizialmente l’Inter aveva proposto a 20 milioni di euro più 3 di bonus. Un’offerta ritenuta insufficiente dal Barcellona, che nonostante i dubbi sulla tenuta atletica del giocatore, ne ha sempre avuto grande considerazione. Ad ogni modo, la formula dell’operazione era stata approvata. I nerazzurri hanno quindi proposto un rilancio, prima a 30 milioni con bonus, poi a 35 fissi. Alla fine, i catalani sono riusciti a strappare altri tre milioni di bonus, confermando quasi in tutto l’ultima offerta avanzata da Ausilio, che negli ultimi giorni si era recato in Spagna proprio con l’obiettivo di sbloccare la trattativa. Allo stesso modo, l’entourage che cura gli interessi di Rafinha si è mosso nella medesima direzione; tra i rappresentanti del brasiliano, tra l’altro, figura anche il padre Mazinho, ex calciatore e vecchia conoscenza della Serie A italiana. Era chiaro già da qualche mese che il centrocampista aveva bisogno di ritrovare continuità, un fattore questo che al Barça non avrebbe potuto trovare soddisfazione. Per questo, già in estate Rafinha era stato molto vicino al Milan, che poi non ha concluso l’operazione.

Chi è Rafinha

Rafinha è un soprannome, il vero nome del giocatore brasiliano è Rafael Alcantara, fratello di Thiago, centrocampista del Bayern Monaco che Pep Guardiola volle per cominciare a trasmettere la sua filosofia di calcio in Germania. Entrambi sono figli di Mazihno, ex giocatore passato anche per la Serie A: nel 1990/91 è stato a Lecce, per trasferirsi poi la stagione successiva alla Fiorentina. Rafinha cresce calcisticamente nel Barcellona, compiendo la tutta la trafila: dalla cantera alla squadra B, prima di approdare in prima squadra, con cui esordisce all’età di 18 anni. Dopo una stagione in prestito al Celta Vigo, rientra alla base, dove si ritaglia spazio. Centrocampista dinamico e con ottimi tempi di inserimento, si è distinto per la sua duttilità nel reparto, unendo un gioco fisico alla regia di gioco e all’attitudine al gol. Tuttavia, nella sua finora breve carriera, Rafinha ha dovuto affrontare già due infortuni gravi. Il primo nel 2015, con la rottura del legamento crociato, che l'ha tenuto fuori oltre sei mesi. Il secondo al menisco, lo scorso aprile, e soltanto di recente gli ha permesso il ritorno in campo.