Calciomercato Milan, Alexandre Pato: "Sogno di vestire ancora la maglia rossonera"

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L'ex attaccante del Milan Alexandre Pato, foto Getty
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Alexandre Pato ha parlato della stagione del Milan e del proprio futuro, non chiudendo la porta ad un suo eventuale ritorno in maglia rossonera

VERETOUT E IMMOBILE OBIETTIVI DEL MILAN

L’ultima partita a San Siro è datata ormai 11 novembre 2012, sei giorni prima l'ultimo gol in maglia rossonera contro il Malaga. E' trascorso tanto tempo, ma il Milan è rimasto nel cuore di Alexandre Pato, tornato in questi giorni in Italia per partecipare alla partita d’addio di Andrea Pirlo. Attualmente l’attaccante brasiliano gioca nel Tianjin Quanjian allenato da Paulo Sousa, ma non gli dispiacerebbe un rientro in Italia, magari tornando ad indossare quella maglia che tante emozioni gli ha regalato. "La proprietà del Milan è cinese, il calcio italiano mi piace, sono innamorato di Milano e dei rossoneri, non potrei dire di no" le parole di Pato alla Gazzetta dello Sport. "Ho ancora un anno e mezzo di contratto, ma mai dire mai. Se Gattuso mi chiamasse, potrei consigliargli io un attaccante".

I consigli di Pato

Interrogato sulla situazione del Milan, Pato esprime il suo punto di vista: "È triste non vedere il Milan in Champions, ma ci vuole pazienza. Il tifoso ha negli occhi sempre la squadra che ha vinto tutto, ma il Milan ultimamente ha cambiato tanto e tornare al top non è così immediato. Cutrone? È stato bravo ma la seconda stagione sarà più difficile. Ricordo che Kakà una volta mi disse: 'Il primo anno non sanno chi sei e segnerai di più, il secondo invece i difensori ti avranno osservato e ti marcheranno meglio'. Avrà meno spazi e dovrà essere più scaltro. E basta paragoni con Inzaghi, non gli fa bene vivere all’ombra di un campione".

"Terrei Silva e Kalinic"

La stagione di Kalinic e Silva non è di quelle da ricordare, ma Pato continua a dargli fiducia: "Arrivare al Milan e fare subito tanti gol non è facile, in particolare in questa situazione. André Silva al Porto aveva fatto benissimo, a Milano ha sentito troppo la pressione. Kalinic alla Fiorentina giocava in maniera diversa, è sbagliato trarre conclusioni dopo una sola stagione. Entrambi hanno bisogno di fiducia. Bisogna insistere, l’anno prossimo faranno meglio. Belotti e Immobile? Sono forti tutti e due, dico Immobile perché ha fatto una stagione straordinaria".