Calciomercato Napoli, il compleanno è di Ancelotti ma si diventa grandi in due

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Luca Marchetti

Dieci giugno: il nuovo allenatore del Napoli compie gli anni. E i tifosi ora aspettano un regalo. Negli ultimi anni, Ancelotti ha fatto spendere tantissimo ai suoi presidenti. Numeri così importanti che spiegano da soli che impatto possa dare al calciomercato azzurro

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Oggi è il compleanno di Carlo Ancelotti. Ed oltre ad unirci agli auguri del presidente De Laurentiis, non credo che siamo gli unici ad aspettarci un regalo. Non tanto per lui, quanto per il Napoli. È vero: il regalo più bello alla piazza è quello di averlo scelto come futuro allenatore per il dopo Sarri e continuare quel progetto di crescita che i partenopei hanno sempre avuto. E per inquadrare meglio cosa significhi prendere Ancelotti come allenatore non serve soltanto guardare il suo straordinario palmares (che fa di Carletto uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio) ma vorremmo prendere in considerazione un altro dato, trovato su transfermarkt: quanto ha fatto spendere Ancelotti ai suoi presidenti! Nella storia del calcio soltanto un allenatore ha speso sul mercato più di Ancelotti: José Mourinho che nella sua carriera (e nelle sue 9 squadre) ha speso 1 miliardo e 440 milioni di euro. Ancelotti (3 anni di carriera in più e due squadre in meno, con meno giocatori comprati 77 contro 93) è al secondo posto di questa speciale classifica con un miliardo e 130 milioni spesi durante la sua carriera. Terza posizione per Guardiola (1,08 mld di euro), poi Pellegrini, Wenger, Mancini, Ranieri, Allegri, Benitez e Van Gaal. Undicesimo Conte. Negli ultimi 10 anni questa classifica cambia un po’: balza in testa Guardiola (che ha concentrato le spese proprio nell’ultimo decennio) tallonato da Mourinho (1,08 mld contro 1,07 sarà una guerra anche in questo!!). Terzo Pellegrini e quarto sempre Ancelotti (893 milioni) tallonato da Allegri (747) e Mancini.  Insomma Ancelotti è da primato per le spese, senza dubbio (anche se il dato cala negli ultimi 4 anni per esempio, visto che Allegri balza al terzo posto e Carletto scivola al 7mo posto pur sempre con 475 milioni spesi contro i 564 di Max). E questo è l’ultimo gradino che deve scalare De Laurentiis. La capacità di essere attrattivo per i big. Innalzare il valore della squadra facendo investimenti da grande e non solo per diventarlo. Anche perché si può diventare grandi anche continuando a vendere e quindi a creare valore. Pensate che nella classifica delle cessioni (degli ultimi 10 anni) Allegri è primo, Jardim secondo e Mourinho terzo. Come a dire: spendo sì ma ti faccio anche guadagnare, vinco e creo valore. Ancelotti in questa classifica è dodicesimo (401 milioni incassati contro i 569 di Allegri) posizione certamente da non disprezzare e da tenere conto che Ancelotti spesso ha dovuto gestire gruppi al top, in club dove difficilmente si vende, negli ultimi 10 anni. Ma se prendete la carriera il risultato è ancora più interessante: Mourinho primo (673 mln) con Wenger secondo e Ancelotti terzo (612) e Allegri quarto (569, praticamente fatti solo negli ultimi dieci anni di carriera, cioé, ovviamente, da quando è in A).

Gli acquisti più cari di Ancelotti, giusto per far sognare i tifosi? Gareth Bale (a lungo acquisto record del calcio mondiale fino a Pogba e Neymar con 101 mln), James Rodriguez dal Monaco al Real per 75 (eh sì perché l’ha anche ripreso al Bayern) e Torres preso dal Liverpool per 58 milioni quando era al Chelsea (con Thiago Silva in quarta posizione). Acquisto più caro al Bayern Tolisso (41,5) e quello al Milan Nesta (30,5). Le migliori cessioni di Ancelotti? Di Maria al Manchester per 75 milioni, Ozil all’Arsenal per 47 e Sheva al Chelsea per 43,3. Ah: anche Higuain al Napoli nel 2013.

Sono solo dati, numeri, storia. Ma testimoniano l’impatto che può dare Ancelotti al Napoli. In termini di prestigio e trattative. Ecco perché sarà un compleanno speciale: perché anche il Napoli sta diventando grande, proprio insieme a Carletto.