Calciomercato Roma, la nona sinfonia di Monchi (e non è finita)

Calciomercato

Luca Marchetti

Dopo una prima stagione di assestamento con meno colpi rispetto al suo solito, in questa sessione di mercato Monchi sembra avere le idee molto chiare e ha già portato a Roma 9 nuovi giocatori, tutti rispondenti a determinati criteri. E il mercato giallorosso di certo non è finito qui

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Coric, Cristante, Kluivert, Marcano, Mirante, Pastore, Santon, Zaniolo. E Bianda. Nove, quasi da farci una squadra, con gli acquisti al 24 di giugno della Roma. Monchi non perde tempo. Investe, scandaglia la sua lista, prodotta da una serie di verifiche e incroci con i suoi collaboratori e cerca di tirare fuori il meglio di sé.

Intanto c’è un minimo comun denominatore: sono tutti giovani, o molto giovani. Gli unici over 30 sono Mirante (34, che andrà a fare il secondo) e Marcano (31). Gli altri sono tutti giovani, se non giovanissimi visto che i calciatori esperti sono Pastore e Santon, entrambi presi in condizioni particolari (e favorevoli).

Seconda considerazione: finora il mercato della Roma ha un disavanzo di circa 23 milioni, fra entate e uscite, vale a dire i primi due colpi. Ma nel frattempo, grazie alle cessioni, è stato già messo al sicuro l’obiettivo del FFP.

Tera considerazione: nessun giocatore acquistato da Monchi va sopra (senza bonus) ai 20 milioni di euro. Pastore tocca quella cifra, Kluivert ci va vicino. Nonostante ci siano ragazzi di indubbia qualità, destinati (e questa è la speranza di tutta la Roma) a un futuro vincente: per la bacheca e le casse giallorosse.

Quarta considerazione: manca ancora la cessione o le cessioni dei big. Eh sì perché il mercato della Roma avrà ancora vita lunga. Intanto bisognerà capire cosa succederà con Alisson: le mire del Real su di lui sono note e senza ombra di dubbio è il giocatore grazie al quale la Roma può incassare più soldi. Ma se da un lato la Roma, in teoria non ne ha bisogno, dall’altro sarà difficile resistere a questo trio di situazione. Se parte Alisson è presumibile ritenere che l’investimento più oneroso di questa sessione di mercato sarà dedicato al portiere, anche qui giovane (Meret o Areola, almeno secondo le indicazioni) e poi bisognerà capire cosa succederà un passo più avanti. Voci di interessamenti per Manolas, Strootman che soprattutto all’inizio di giugno sembrava “sacrificabile” (come Nainggolan), uno degli attaccanti esterni visto che la società continua a cercare giocatori offensivi come Forsberg, Berardi e Ziyech.

La Roma sta cambiando pelle, si sta rivoluzionando. In maniera quasi silenziosa, o almeno senza fare troppo rumore. C’è la ricerca della qualità (e della gioventù) a basso costo. Investimenti (relativamente) bassi ma con ampi margini di miglioramento. La missione di Monchi dall’inizio della sua avventura americana è sempre stato questo. E ora che anche un altro americano si sta affacciando sulla scena italiana è bene averlo in mente. Il business prima di tutto, ma i risultati aiutano nel business. Allora potremmo dire che la vittoria deve essere sostenibile, accompagnato dal volano economico. Ecco la scommessa di Monchi, ecco la scommessa della Roma. Ecco da dove viene questa rivoluzione...