Napoli, Ospina: "Non gioco perché altrimenti scatta l'obbligo di riscatto"

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Il portiere del Napoli spiega a Blog Deportivo le ragioni per le quali non è più il portiere titolare del Napoli con regolarità: "La verità è che c'è una clausola che, raggiunto un certo numero di partite, fa scattare l'obbligo di riscatto. Sapevo che con il ritorno di Meret sarebbe potuto accadere"

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Con il rientro di Alex Meret, David Ospina ha perso il posto da portiere titolare del Napoli, "retrocedendo" nelle gerarchie di Ancelotti. Il nazionale colombiano – arrivato in prestito dall’Arsenal la scorsa estate – ha parlato della situazione a Blog Deportivo, spiegando però che non c’è soltanto una motivazione tecnica dietro questo nuovo scenario: "La mia situazione attuale? Per quest’anno sono in prestito e nel contratto c’è una clausola che indica un certo numero di partite: se le gioco tutte, scatta in automatico l'obbligo di riscatto. Quando non dipende da te – ha ammesso Ospina – devi aspettare che vengano prese delle decisioni, che in questo caso sono del Napoli".

"Il futuro è di Meret"

Ospina torna sui dettagli del trasferimento: "In estate il club aveva concluso un grande acquisto, prendendo un giocatore dal grande futuro come Meret. Io sapevo che con il suo ritorno (dopo l’infortunio, ndr) questo sarebbe potuto accadere. Il mio rapporto con Meret? Ottimo, abbiamo un bel rapporto. Lui è un gran portiere e una bela persona, in futuro diventerà un portiere molto importante". Ospina ha infine precisato che la mancata titolarità contro lo Zurigo in Europa League non è però dipesa da questa situazione: "Non stavo bene, ho avuto un brutto virus".