Brescia, Balotelli: "Nessuna paura di fallire. Nazionale? Con Mancini dipende da me"

Le prime parole di Super Mario da giocatore del Brescia: "Euro 2020 è un mio obiettivo. Prima di Mancini non dipendeva da me, ora sì". Poi ha aggiunto: "Scegliere non è stato difficile, appena ho capito che c'era questa opportunità non ho cercato altro"

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Arriva sul finire dell’intervista esclusiva a Sky Sport 24 il titolo della prima giornata da giocatore del Brescia di Mario Balotelli: “La convocazione in Nazionale, prima che arrivasse Mancini, non dipendeva da come giocavo. Adesso invece tocca a me”. Un messaggio chiaro indirizzato ai commissari tecnici azzurri che in passato lo hanno snobbato e non preso in considerazione, una dichiarazione chiara come le parole della sua conferenza stampa. “Paure io? Zero”: queste le sue parole d’apertura per ricordare a tutti quale sia la personalità, l’atteggiamento spigoloso in campo e fuori, oltre alla cronica diffidenza nei confronti di chiunque. Resta seduto davanti ai giornalisti per meno di 15 minuti, con Cellino di fianco da una parte e la sua maglia n°45 dall’altra – quella che i tifosi all’esterno dell’hotel sventolano già come un vessillo. “Quando c’è stato il Brescia non ho più pensato ad altro”, racconta mentre conferma che l’obiettivo è quello di far crescere la squadra, in attesa di una possibile chiamata di Mancini in Nazionale. “L’ho sentito il giorno del mio compleanno, mi ha fatto gli auguri”, risponde a chi chiede se ci siano già stati contatti tra i due. “Mi auguro con tutto il cuore che non si ripetano gli episodi di razzismo che si sono verificati in passato”, spiega prima che Cellino intervenga a supporto del suo nuovo acquisto. Alla fine la chiosa tocca al proprietario del Brescia: “Cerchiamo di mettere in risalto anche i pregi di questo ragazzo, mi raccomando”.

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Ascolta l'Intervista esclusiva di Mario Balotelli a Sky Sport 24:
 

VIDEO. Balotelli: "Nazionale? Con Mancini dipende da me" | Video Sky - Sky Sport HD

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- di Redazione SkySport24
Rileggi tutte le parole della conferenza stampa di Mario Balotelli da giocatore del Brescia e l'intervista esclusiva a Sky Sport 24, al termine di una prima intensa giornata al suo ritorno in Italia dopo tre anni
- di Redazione SkySport24
"In Nazionale cosa può fare la differenza per una convocazione?"
 
"Posso dire che prima di Mancini non dipendeva da me. Adesso invece tocca a me".
- di Redazione SkySport24
"Sarai il leader per la prima volta nella tua carriera?"
 
"Ma il leader in che senso? C'è quello che parla, che trascina, che fa gol. Lo sono sempre stato. Adesso sono più maturo, più grande e ho più influenza sui giovani anche per questione anagrafica. I giornalisti da fuori hanno sempre avuto l'idea che io sono matto. Se chiedete ai miei compagni in spogliatoio invece, non trovate nessuno che mi odia"
- di Redazione SkySport24
A Brescia speri di ritrovare spazio da protagonista?
 
"Fino all'anno scorso è andata così, poi ho giocato meno. La prendo come una ragione per impegnarmi a giocare al 200% e tornare in campo"
- di Redazione SkySport24
"Brescia non aspettava altro..."
 
"Non avevo mai ricevuto così tanto affetto qui come in questi giorni, voglio ripagare la loro fiducia"
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"La tua famiglia è felice?"
 
"Mia madre era commossa. Vedere suo figlio giocare nella città del papà, averla vicina dopo anni, è felice"
- di Redazione SkySport24

Mario Balotelli in esclusiva ai microfoni di Sky Sport

"C'è stata una trattativa di mercato con il mio agente, sono stato entusiasta di questo e io ho subito detto assolutamente sì al Brescia. Questa è una scelta di cuore"
- di Redazione SkySport24

Finisce così una conferenza stampa breve, in cui Balotelli ha lanciato qualche stoccata e cercato di evitare il più possibile le domande dei giornalisti. Il presidente Cellino è intervenuto in diverse occasioni per "proteggere" il suo nuovo acquisto

- di Redazione SkySport24
L'ultima richiesta di Cellino prima della fine della conferenza
 
"Cerchiamo di mettere in risalto anche i pregi di questo ragazzo, mi raccomando"
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"Senti pressione addosso?"
 
"Sto bene, sono sereno. Magari lo pensi tu"
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"C'è una partita che aspetti in modo particolare?"
 
"Il derby con l'Atalanta è particolare, ma per me sono tutte importanti. Alcune portano più ansia, ma le giocherò tutte al massimo"
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"Cosa hai maturato in questi tre anni? Sei cambiato?"
 
"All'estero ho passato più anni che in Italia, a livello calcistico sono cresciuto lì. Mia madre piangeva quando ha saputo che tornavo a Brescia, era contentissima di questa mia decisione. Mio padre sognava di vedermi giocare qui a casa sua"
- di Redazione SkySport24

Aggiunge Cellino: "Non bisogna dare la possibilità ai malvagi di farsi sentire. Ho vissuto l'Inghilterra e io ho percepito un razzismo nei confronti dei non inglesi enorme. Per quello so che ci sono queste cose a tutti i livelli, così come sofferto da Mario in passato"

- di Redazione SkySport24
"Questione razzismo: cosa pensi di trovare al tuo ritorno in A?"
 
"Mi auguro con tutto il cuore di trovare un campionato diverso, che non succedano episodi di razzismo come accaduto anni fa"
- di Redazione SkySport24
"Obiettivo gli Europei 2020?"
 
"Assolutamente sì".
- di Redazione SkySport24
"Che cosa ti ha dato più fastidio in questi anni di quello che hai letto in questi tre anni?"
 
"Quando scrivo su Instagram non penso a quello che scrivo. Non leggo molto e ormai sono abituato alle critiche"
- di Redazione SkySport24
"Perché Brescia e non le altre squadre? Hai parlato con Mancini?"
 
"Mancini mi ha fatto gli auguri, ho scelto Brescia perché quando è arrivata la loro offerta non ho pensato ad altro. Qui posso avere tutto, perché è la squadra della mia città"
- di Redazione SkySport24

Cellino: "La squadra dovrà dare una mano a Balotelli, deve sentirsi a casa. Se è venuto qui cercava quello, non denaro"

- di Redazione SkySport24

Aggiunge Cellino: "L'ho preso perché mi piace a livello fisico e tecnico, non perché dovevo vendere degli abbonamenti in più. Il nostro fine è quello di giocare bene e non vorrei che Mario si sentisse troppo sotto pressione per una scelta del genere. In campo si va in 11, vincono e perdono le squadre e non il singolo"

- di Redazione SkySport24