Armstrong, nuovo attacco: "Veniva avvertito dei controlli"

Ciclismo
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Dopo la radiazione, arrivano altri affondi contro il texano. A parlare è Michel Rieu, consigliere scientifico dell'antidoping francese Afld. Che punta il dito sull'amicizia dell'americano con i potenti e dice: "Per Lance, mai antidoping senza preavviso"

Dopo la radiazione, per Lance Armstrong rischia di aprirsi l'era delle rivelazioni. L'ultimo affondo contro il texano è di Michel Rieu, consigliere scientifico dell'organismo antidoping francese, l'Afld. Che ha rivelato a "Le Monde" che Armstrong sarebbe stato puntualmente avvertito da suoi sostenitori prima di tutti controlli antidoping. E sarebbe così riuscito sempre a farla franca.

Rieu punta il dito contro le tante amicizie del ciclista americano anche nel mondo politico: tra questi l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy. "Gli analisti hanno avuto notevoli difficoltà a effettuare controlli a sorpresa, senza che Armstrong potesse beneficiare di un preavviso di venti minuti". "In venti minuti - ha spiegato Rieu - si possono fare iniezioni di siero fisiologico per diluire il sangue, oppure sostituire le proprie urine con altre artificiali".

Secondo il membro dell'Afld, ad avvertire puntualmente Armstrong dei test antidoping sarebbero stati diversi "sostenitori", forse anche tra le fila dell'Unione ciclistica internazionale e del Cio. Grazie all'amicizia con Nicolas Sarkozy - ha suggerito Rieu - Armstrong sarebbe riuscito a far dimettere l'ex presidente dell'Afld, Pierre Bordry, a settembre 2010, nove mesi prima della scadenza del suo mandato. "Nel marzo 2010 Armstrong ha regalato al presidente una bicicletta. Qualche mese dopo, Sarkozy lo aveva anche citato come modello per i giovani durante una delle tappe del Tour di France".