Tris rosa, Basso: per realizzare il sogno serve un'impresa

Ciclismo
Ivan Basso, 37 anni il prossimo novembre, ha vinto due volte il Giro d'Italia. Lo scorso hanno non ha preso il via (Getty Images)
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GIRO D'ITALIA -5. Il quasi 37enne sarà il capitano della Cannondale. La gamba mostrata fino ad ora non è delle migliori, ma il due volte vincitore della corsa rosa vuole cancellare la delusione della mancata partecipazione dell'anno scorso

di Luciano Cremona

Chi conosce bene Ivan Basso sa che da un anno a questa parte non sta pensando ad altro se non al Giro 2014. Perché? Facile. Lo scorso anno, dopo una preparazione meticolosa per presentarsi al meglio e da protagonista al Giro d'Italia, fu costretto a dare forfait a poche ore dal via, a causa di una cisti a soprasella che gli impediva di stare in bicicletta. Una mazzata, per Ivan da Cassano, fortissima. Il legame del ciclista varesotto con la corsa rosa è fortissimo. E proprio per questo, da quel giorno, ha programmato tutto solo e soltanto per presentarsi in forma perfetta per questo Giro, forse l'ultimo della sua carriera

Ottavo Giro, con due trionfi nella generale
Sarà per Basso l'ottavo Giro d'Italia della sua carriera. Il 2006 e il 2010 gli anni della gloria, con la maglia rosa finale. Due successi da dominatore assoluto delle strade italiane, da padrone. Nel 2010 arrivò anche la prestigiosa vittoria sullo Zoncolan (una delle sei tappe vinte da Basso al Giro). Il 2005, invece, l'anno della grande crisi: con la maglia della CSC era strafavorito e in testa alla corsa. In tanti lo attendevano a Livigno per mettere la firma su una vittoria tanto aspettata. E invece arrivò una giornata di freddo e pioggia, arrivò la gastroenterite e una crisi paurosa, con Basso che giunse al traguardo 45' dopo i primi. Ricordo cancellato dalle gioie degli anni successivi, soprattutto nel 2006 quando arrivò solitario all'Aprica impugnando la foto del figlioletto Santiago, appena nato. L'ultima apparizione al Giro risale al 2012: un quinto posto senza squilli.

Trentino e Romandia sottotono

Non si può certo dire che Basso arrivi al Giro come il grande favorito della corsa rosa. Il Giro del Trentino ha scoperto un po' di lacune nella condizione del ciclista della Cannondale, poco brillante sulle salite. Il Romandia le ha confermate, soprattutto nella terza tappa in cui ha pagato oltre 14' da Froome. Insomma, se è vero che bisogna arrivare in forma all'ultima settimana di Giro, è anche vero che le premesse non sono le migliori. Ma conoscendo la meticolosità del varesotto, c'è da scommetterci che è tutto pianificato.

Una squadra per servirlo, ma anche per vincere tante tappe
La Cannondale si presenta al via con una squadra con tante cartucce buone per vittorie di tappa: Elia Viviani sarà lo sprinter della squadra, mentre Moreno Moser, Oscar Gatto e Daniele Ratto avranno licenza di puntare alle fughe e alle vittorie di tappa. Completano il team Paolo Longo Borghini, Alan Marangoni e i giovani Davide Villella e Michel Koch. Basso dovrà essere bravo a gestire la squadra, lasciando i compagni liberi di cercare le proprie gratificazioni con i successi di tappa, per averli al top della motivazione nel momento in cui dovranno aiutarlo nelle tappe decisive.