Parigi-Nizza, seconda tappa nel segno di Colbrelli

Ciclismo

Francesco Pierantozzi

Sonny Colbrelli show, la seconda tappa della Parigi-Nizza è sua (Foto Getty)
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Degenkolb e Demare si fanno sorprendere dal 26enne bresciano, primo al traguardo dei 200 km da Rochefort-en-Yvelines ad Amilly

Vincere pensando a Sanremo, vincere battendo due che la Sanremo l'hanno già vinta e nelle ultime due edizioni. Sonny Colbrelli, bresciano di ventisei anni, alla Parigi-Nizza sbuca sotto una divisa tra il palombaro e l'esploratore artico, nella pioggia e nel freddo, sul traguardo della seconda tappa, 200 km scarsi da Rochefort-en-Yvelines ad Amilly, e sprinta su Degenkolb, primo a Sanremo nel 2015 e Demare, primo nel 2016 (col dubbio dell' "aiutino" sulla Cipressa, che avrebbe, secondo qualcuno, di fatto attaccato a un'ammiraglia).

Sbuca non all'improvviso perché la qualità c'è sempre stata, nascosta forse sotto qualche chilo di troppo, per un corridore che non è tecnicamente un velocista ma qualcosa di più, un uomo da gare di un giorno e magari da classiche. Parlare di Milano-Sanremo alla Parigi-Nizza è scontato, è uno dei due warm-up obbligati, l'altro è la Tirreno-Adriatico, per chi vuole arrivare primo in via Roma, e un italiano non ci riesce da 11 anni, ultimo Filippo Pozzato.

A proposito di classiche: nella seconda tappa anche una prova generale dìautore di Philippe Gilbert, con curriculum pesante, una Liegi, due Lombardia, un Mondiale, che va in fuga e poi si fa una decina di chilometri da solo mettendo il gruppo in fila. Il più classico dei numeri per chi ha classe e gambe. A Sanremo non ha mai vinto, due volte terzo, ma chi non ci pensa…?