Giro d'Italia 2017, Nibali: "Darò il massimo. Quintana e Dumoulin..."

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Dopo la vittoria sullo Stelvio che ha riaperto la corsa rosa, il corridore siciliano esprime tutta la sua gioia: "Nel finale ho spinto tanto in discesa, come se facessi una volata in ogni curva. Nairo è l'avversario da battere per la vittoria finale. Dumoulin può guadagnare a cronometro"

Con la sua vittoria sullo Stelvio, Vincenzo Nibali ha ottenuto la prima vittoria di un italiano in questo Giro d’Italia, e ha riaperto la corsa che fino a lunedì sembrava nettamente in mano all’olandese Tom Dumoulin. Terzo, ma tra i rivali più temibili per lo Squalo dello Stretto Nairo Quintana: "Con lui mi sono complimentato, ha fatto una grande gara, è un grande corridore, abbiamo fatto una bellissima tappa. Nella fase finale ho spinto tanto in discesa, come se facessi una volata in ogni curva. Era difficile anche la volata finale, ho aggirato Landa all'interno e ce l'ho fatta. Alla prima vittoria italiana non ci pensavo". La gioia del siciliano che parla anche dei prossimi giorni: "Stiamo con i piedi per terra, ma cercherò di dare il massimo fino alla fine. I nomi più importanti sono Quintana e Dumoulin. Quintana ha dimostrato che è molto forte, è l’avversario da battere per la vittoria finale. Dumoulin oggi si è difeso molto bene e può guadagnare a cronometro".

Il ricordo di Scarponi

"Proprio ieri era un mese dalla morte di Michele, siamo tutti veramente dispiaciuti per quello che è successo. Tutti mi dicono di pensare a Michele quando sono in difficoltà. Eravamo come fratelli, teneva il gruppo sempre allegro. È stata una grande perdita, bisogna tenere vivo il suo ricordo e il pubblico lo sta facendo e è bellissimo".

Il rammarico di Quintana

Tappa positiva per Nairo Quintana, che ha recuperato diversi secondi sulla maglia rosa Tom Dumoulin e si è portato a 31′’ dalla vetta. Le parole del colombiano, soddisfatto al traguardo: "È una giornata molto positiva, la squadra ha fatto un grande lavoro, abbiamo recuperato molto sulla maglia rosa. Avrei voluto attaccare prima e dare anche 5 minuti, ma c’è differenza tra il dire e il fare".