Vuelta, fuga per la vittoria di Mohoric. Froome resta in maglia rossa

Ciclismo
Matej Mohoric, vincitore della 7^ tappa (Foto Facebook @LaVuelta)
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Lo sloveno del team UAE Emirates attacca in prossimità dell'ultimo GPM e lascia il vuoto alle spalle. Podio completato da Poljanski e Rojas. Froome rimane il leader della classifica generale

Matej Mohoric vince in fuga la 7^ tappa della Vuelta. Il corridore sloveno attacca in prossimità dell'ultima salita, l'Alto de Castillo, e riesce a sfuggire al tentativo di recupero di Gougeard, Rojas e De Marchi. Rojas arriva alla fine secondo, anticipando De Gendt, protagonista comunque di una frazione di altissimo livello. Quinto posto per l'azzurro De Marchi, in lotta per la vittoria fino all'ultimo GPM. Chris Froome, grazie a un lavoro impeccabile di protezione del team Sky, conserva la maglia rossa per il quinto giorno di fila.

La tappa

La tappa odierna, con partenza a Lliria, è caratterizzata da una leggera salita fino al primo GPM di giornata, Puerto La Montalbana, collocato a 45 km dal punto di inizio. Un tratto in falsopiano fa poi da intervallo prima della seconda salita, della stessa difficoltà rispetto alla precedente. In attesa dell’ultima asperità infine, una lunga serie di saliscendi contribuisce a rendere meno agevole la corsa dei corridori, senza considerare il ripido tracciato che costituisce la discesa verso il traguardo di Cuenca che completa i 207 km di corsa.

La gamba leggera di De Gendt, la gestione del team Sky

La corsa, partita in leggero ritardo per una caduta nel trasferimento di alcuni ciclisti, parte subito con tanti attacchi ad alta velocità, con 15 corridori che vanno a comporre il gruppo in fuga. Il plotone alle spalle, fin dai primi chilometri, non riesce a tenere il ritmo dei fuggitivi e vede il proprio ritardo aumentare di chilometro in chilometro. La pioggia contribuisce ad ampliare il divario, nel frattempo De Gendt continua a tirare forte sui pedali e conquista il primo Gran Premio della Montagna di giornata, il Puerto La Montalbana, lungo 8 km con una pendenza media del 4.3%. Il gruppo di inseguitori è tirato invece dal tema Sky che gestisce il vantaggio in ottica maglia rossa. Il belga della Lotto-Soudal fa suo anche il secondo GPM, l’Alto de Sta. Cruz de Moya, una salita lunga 8.7 km con il 4% di pendenza media. Il ritardo del plotone continua a salire vertiginosamente, attestandosi a un +6’20’’ a km dall’arrivo. La tappa deve registrare poi una caduta di gruppo, che coinvolge Kudus e Warbasse i quali sono costretti poco dopo a ritirarsi. A 50 chilometri dal traguardo gli uomini in testa rimangono 14, con un -7’30’’ dagli inseguitori, mentre il forte vento laterale porta a una prima divisione all’interno del gruppo. Quest’ultimo ci mette poco però a ricompattarsi.

La fuga di Mohoric

A pochi chilometri dal traguardo diventa ormai chiaro l’impossibilità per gli inseguitori di giocarsi la vittoria di tappa. In prossimità dell’ultima e decisiva salita, l’Alto del Castillo, Mohoric tenta un primo attacco e riesce a guadagnare un centinaio di metri sui rivali, nonostante il tentativo di tenergli testa effettuato da Gougeard. Con i due km di strappo al 7.2% di pendenza media, il corridore sloveno viene riassorbito da Rojas e De Marchi, prima che l’azzurro rimanga leggermente indietro e il duo composto da Poljanski e De Gendt raggiunga il duo di testa. A 10 km dall’arrivo a Cuenca, Mohoric effettua l’ultimo fondamentale sprint che gli consente di guadagnare quei 15’’ di vantaggio sugli avversari, decisivi per portare la vittoria a casa. Alle sue spalle si piazzano Poljanski e Rojas, quinto De Marchi. Il gruppo di inseguitori raggiunge il traguardo 8’37’’ dopo, sufficienti comunque a permettere a Froome di mantenere la maglia rossa.