Ecclestone spaventa la McLaren: ''E' a rischio squalifica''
Formula 1Il patron della Formula 1 non esclude la sanzione più severa nei confronti del team di Woking. L'episodio incriminato si riferisce alle bugie di Hamilton, costretto a mentire dopo il Gp d'Australia sull'episodio del sorpasso di Trulli
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Inizio di stagione travagliato per il mondo della Formula 1. A breve verrà presa una decisione sui diffusori ''sospetti'' utilizzati da Brawn Gp, Toyota e Williams. Ma intanto la Fia è impegnata anche su un'altra questione spinosa, ovvero la possibile squalifica della McLaren in merito alle bugie di Lewis Hamilton in occasione del Gp d'Australia. Insomma, è sempre più Formula caos, con la possibilità di stravolgere per l'ennesima volta i risultati della pista, privilegiando, invece, i verdetti dei tribunali, sempre più decisivi in questi ultimi anni per le sorti della Formula 1 moderna.
"Sarebbe terribile se un team venisse squalificato. Ma potrebbe accadere". Bernie Ecclestone, patron del Mondiale di Formula 1, non esclude la sanzione più severa nei confronti della McLaren. Il 29 aprile la scuderia anglotedesca dovrà presentarsi davanti al Consiglio Mondiale della Federazione internazionale (Fia) per rispondere del comportamento tenuto nel Gp d'Australia. Dopo la prima gara della stagione, il direttore sportivo Dave Ryan e il pilota Lewis Hamilton hanno ripetutamente mentito ai commissari e hanno provocato la retrocessione della Toyota di Jarno Trulli, apparentemente colpevole di aver superato Hamilton in regime di safety car. Il pilota inglese della McLaren-Mercedes ha guadagnato così il terzo posto nel Gp d'Australia. Un'ulteriore inchiesta, nella quale sono state esaminate le conversazioni via radio tra Hamilton e il muretto, hanno permesso di verificare il reale svolgimento dei fatti: la McLaren ha mentito, Hamilton è stato squalificato dalla gara e ora la squadra rischia sanzioni.
"Dobbiamo indagare in maniera più approfondita", dice Ecclestone al 'Daily Express'. "Si tratta di una situazione nella quale è stato rubato un punto e una posizione che valgono soldi, quindi si tratta di una frode. Sono sicuro che tutto questo sia iniziato in maniera più innocente, senza considerare le conseguenze", dice ancora 'Big Bernie'. Alla McLaren viene contestata la violazione dell'articolo 151c del Codice sportivo internazionale. La condotta antisportiva può essere sanzionata in modi differenti: si va dalla semplice reprimenda alla squalifica, passando per provvedimenti intermedi come multe e penalizzazioni. "Ci sono molte opzioni", dice Ecclestone ipotizzando un verdetto di colpevolezza.
"Sarebbe terribile se un team venisse bandito dalle corse. Ma potrebbe succedere", dice esaminando lo scenario peggiore per le frecce d'argento. D'altronde, il curriculum della McLaren non è privo di macchie recenti. Nel 2007 il team ha perso tutti i punti conquistati nel Mondiale costruttori ed è stato multato pesantemente per l'attività di spionaggio ai danni della Ferrari. "Non è passato troppo tempo da quando la McLaren si è trovata davanti al Consiglio Mondiale. Non è certo positivo tornare davanti alla corte così in fretta per una vicenda simile", conclude.
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Inizio di stagione travagliato per il mondo della Formula 1. A breve verrà presa una decisione sui diffusori ''sospetti'' utilizzati da Brawn Gp, Toyota e Williams. Ma intanto la Fia è impegnata anche su un'altra questione spinosa, ovvero la possibile squalifica della McLaren in merito alle bugie di Lewis Hamilton in occasione del Gp d'Australia. Insomma, è sempre più Formula caos, con la possibilità di stravolgere per l'ennesima volta i risultati della pista, privilegiando, invece, i verdetti dei tribunali, sempre più decisivi in questi ultimi anni per le sorti della Formula 1 moderna.
"Sarebbe terribile se un team venisse squalificato. Ma potrebbe accadere". Bernie Ecclestone, patron del Mondiale di Formula 1, non esclude la sanzione più severa nei confronti della McLaren. Il 29 aprile la scuderia anglotedesca dovrà presentarsi davanti al Consiglio Mondiale della Federazione internazionale (Fia) per rispondere del comportamento tenuto nel Gp d'Australia. Dopo la prima gara della stagione, il direttore sportivo Dave Ryan e il pilota Lewis Hamilton hanno ripetutamente mentito ai commissari e hanno provocato la retrocessione della Toyota di Jarno Trulli, apparentemente colpevole di aver superato Hamilton in regime di safety car. Il pilota inglese della McLaren-Mercedes ha guadagnato così il terzo posto nel Gp d'Australia. Un'ulteriore inchiesta, nella quale sono state esaminate le conversazioni via radio tra Hamilton e il muretto, hanno permesso di verificare il reale svolgimento dei fatti: la McLaren ha mentito, Hamilton è stato squalificato dalla gara e ora la squadra rischia sanzioni.
"Dobbiamo indagare in maniera più approfondita", dice Ecclestone al 'Daily Express'. "Si tratta di una situazione nella quale è stato rubato un punto e una posizione che valgono soldi, quindi si tratta di una frode. Sono sicuro che tutto questo sia iniziato in maniera più innocente, senza considerare le conseguenze", dice ancora 'Big Bernie'. Alla McLaren viene contestata la violazione dell'articolo 151c del Codice sportivo internazionale. La condotta antisportiva può essere sanzionata in modi differenti: si va dalla semplice reprimenda alla squalifica, passando per provvedimenti intermedi come multe e penalizzazioni. "Ci sono molte opzioni", dice Ecclestone ipotizzando un verdetto di colpevolezza.
"Sarebbe terribile se un team venisse bandito dalle corse. Ma potrebbe succedere", dice esaminando lo scenario peggiore per le frecce d'argento. D'altronde, il curriculum della McLaren non è privo di macchie recenti. Nel 2007 il team ha perso tutti i punti conquistati nel Mondiale costruttori ed è stato multato pesantemente per l'attività di spionaggio ai danni della Ferrari. "Non è passato troppo tempo da quando la McLaren si è trovata davanti al Consiglio Mondiale. Non è certo positivo tornare davanti alla corte così in fretta per una vicenda simile", conclude.