Fia, ricorso contro la revoca della radiazione di Briatore
Formula 1La telenovela sul ''Crashgate'' del Gp di Singapore 2008 continua: la Federazione internazionale presenterà ricorso contro la sentenza del Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi che ha definito irregolare la radiazione dell'ex manager della Renault
La Fia ha annunciato che presenterà ricorso contro la sentenza del Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi che ha definito "irregolare" la radiazione di Flavio Briatore. L'ex manager della Renault era stato punito dalla Fia per il 'Crashgate' del Gran Premio di Singapore 2008, ma il Tribunale transalpino lo scorso 5 gennaio ha dato ragione a Briatore. Dopo le consultazioni con i legali dei giorni scorsi, il presidente della federazione internazionale Jean Todt e i membri del Senato Fia hanno deciso "all'unanimità" che sarà presentato un ricorso.
"Nella sua campagna elettorale della scorsa estate, il presidente Todt e la sua squadra hanno annunciato che nuove misure per un cambiamento costruttivo, compresa una procedura disciplinare, sarebbero state introdotte", dice la Fia, rispondendo indirettamente al Tribunale transalpino, secondo il quale Briatore e Symonds non erano sanzionabili per questioni procedurali. "I lavori sono in una fase avanzata", sottolinea ora la Federazione, e una volta che le novità procedurali saranno introdotte, "saranno affrontate le questioni toccate dalla sentenza della Corte. Tuttavia - sottolinea la Fia - l'impugnazione della sentenza è meritata".
La Fia ribadisce poi che finché il ricorso non sarà discusso, la radiazione di Briatore è da ritenersi valida. L'unica apertura della federazione è per i piloti assistiti da Briatore, fra i quali l'australiano Mark Webber, ai quali la Fia garantirà la superlicenza per il 2010. La Fia conclude spiegando che "prenderà qualsiasi decisione necessaria per per assicurare l'integrità continua e la sicurezza dello sport".
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"Nella sua campagna elettorale della scorsa estate, il presidente Todt e la sua squadra hanno annunciato che nuove misure per un cambiamento costruttivo, compresa una procedura disciplinare, sarebbero state introdotte", dice la Fia, rispondendo indirettamente al Tribunale transalpino, secondo il quale Briatore e Symonds non erano sanzionabili per questioni procedurali. "I lavori sono in una fase avanzata", sottolinea ora la Federazione, e una volta che le novità procedurali saranno introdotte, "saranno affrontate le questioni toccate dalla sentenza della Corte. Tuttavia - sottolinea la Fia - l'impugnazione della sentenza è meritata".
La Fia ribadisce poi che finché il ricorso non sarà discusso, la radiazione di Briatore è da ritenersi valida. L'unica apertura della federazione è per i piloti assistiti da Briatore, fra i quali l'australiano Mark Webber, ai quali la Fia garantirà la superlicenza per il 2010. La Fia conclude spiegando che "prenderà qualsiasi decisione necessaria per per assicurare l'integrità continua e la sicurezza dello sport".
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