Alonso guarda avanti: "Cina e Bahrain, voglio il podio"

Formula 1
Fernando Alonso fiducioso per le prossime due tappe del Mondiale a Shanghai e Sakhir (Foto Getty)

Il pilota della Ferrari è convinto di poter arrivare alla fase europea di F1 con una situazione di classifica migliore rispetto allo scorso anno: "Ottenere di più è l'obiettivo". E sulla Red Bull: "Non credo sia stata finora troppo impressionante"

(Nel video d'apertura celebriamo il traguardo dei 200 Gp tagliato da Alonso a Sepang. Nonostante un Gp da dimenticare in Malesia)

Fernando Alonso è ancora convinto di poter iniziare la stagione europea in una situazione di campionato più forte rispetto alla passata stagione, nonostante il ko nella gara in Malesia. Il pilota di Oviedo crede che quest'anno ha il potenziale per salire sul podio a Shanghai e Sakhir, in modo da poter essere più ottimisti per arrivare alla sua gara di casa a Barcellona con più di quei 43 punti che ha avuto in questa fase nella passata stagione "Se abbiamo un fine settimana con condizioni normali, speriamo di fare una buona qualifica e raccogliere buoni punti" ha detto Alonso ad Autosport.

"L'obiettivo è quello di ottenere più rispetto allo scorso anno. In Cina e in Bahrain eravamo nono e settimo l'anno scorso, quindi quest'anno è relativamente facile da migliorare su questo, e se si arriva in Europa con tre podi, sarà un bene per il nostro morale" aggiunge l'asturiano che poi non si mostra scoraggiato anche dalla doppietta messa a segno dalla Red Bull. "Non credo che la Red Bull sia stata troppo impressionante", ha detto.

"In Australia hanno dominato tutte le sessioni e hanno avuto un ritmo abbastanza spettacolare, in Malesia sapevamo che avrebbero avuto problemi con il degrado delle gomme e in effetti Mercedes era in lotta con loro fino alla fine. Quindi
penso che avremmo potuto essere sul podio", afferma Alonso. "Le prime due gare sono state molto instabili e noi non sappiamo realmente le posizioni delle vetture ancora. Non abbiamo visto il potenziale di qualcuno ancora in qualifica - conclude - e in realtà non sappiamo dove siamo".