Diavolo d'un Vettel. Uno così non ha punti deboli

Formula 1
Un tifoso, forse, di Sebastian Vettel... (Foto Getty)
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VERSO IL BRITISH GP. L'inviata Mara Sangiorgio traccia il profilo del tre volte campione del mondo, fresco di rinnovo contrattuale con la Red Bull: "Giovane, forte, spietato. Una macchina da podio"

di Mara Sangiorgio
@mara_sangiorgio

Il Gran Premio del Canada verrà ricordato più per le "notizie extra" che per il risultato sportivo. Anche se la vittoria di Sebastian Vettel, che ha espugnato uno dei pochi regni dove non aveva mai vinto, è stata talmente di forza da sembrare un segnale troppo forte, soprattutto rivolto ad Alonso, per passare inosservato. Ma tra test-gate o tyre-test (a voi la scelta di come preferiate chiamare la querelle in cui sono coinvolte Pirelli e soprattutto Mercedes), l'accordo dello Sporting Working Group (dei direttori sportivi) sulle quattro sessioni di test durante la stagione 2014 e la decisione della Pirelli di non far debuttare nessuna nuova gomma a Silverstone, il vortice di notizie ha in qualche circostanza messo in secondo piano quanto succedeva in pista.

E a gara finita, mentre ognuno tornava alle rispettive case e fabbriche, anche la ciliegina sulla torta: il rinnovo del contratto di Sebastian Vettel con la Red Bull fino alla fine della stagione 2015.

Allora la curiosità è tanta. Le domande da fare al tedesco tantissime. Perché a 26 anni ancora da compiere Seb ha già vinto tre titoli mondiali. Già un record se si pensa che il pluripremiato Schumacher vi arrivò a 31 anni. Così giovane e con le idee così chiare. Basta guardarlo anche solo camminare nel paddock per percepire la sua determinazione. Che incertezze può avere un ragazzo-uomo così? Ogni tanto non sente di aver bisogno di nuovi stimoli.

E se si pensa alla rivoluzione che la Formula Uno dovrà attraversare il prossimo anno con il debutto dei motori turbo, Vettel con questo rinnovo sembra veramente avere una fiducia incondizionata nella sua squadra nonostante il buio tecnico che qualsiasi team dovrà affrontare. E all'incertezza legata al futuro, lui risponde conquistando adesso risultati in pista, bruciando record e sposando la sua squadra per altri due anni ancora.

E un campione così, che sicuramente non teme il confronto con nessuno, chi vorrebbe al suo fianco dall'altra parte dei box il prossimo anno? Le possibilità che Webber resti sono inferiori al 20%, come minime, ad ora, sono le percentuali che vedrebbero Raikkonen approdare al team austriaco. E i due Toro Rosso? Chi preferirebbe vicino il tre volte Campione del Mondo: il solare Daniel Ricciardo o il più schivo Jean-Eric Vergne.

La certezza, intanto, è che a qualsiasi domanda il tedesco, per il momento, sappia rispondere con un sorriso sornione ma soprattutto con un podio.