Burnouts, Vettel graziato. Massa si avvicina alla Lotus?

Formula 1
I festeggiamenti con burnouts di Vettel dopo la vittoria ad Abu Dhabi
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VERSO IL GP USA. Mentre Alonso è ancora alle prese con qualche dolore alla schiena, il campione del mondo stavolta non è stato sanzionato dalla Fia per i "testa-coda" con cui ha festeggiato ad Abu Dhabi. Intanto il mercato è in fermento

di Lucio Rizzica

Dopo la gara ancora una volta Vettel si è abbandonato alla gioia, festeggiando con i burnouts la sua vittoria. Questa volta la Fia lo ha perdonato, nessuna multa per i donuts del tedesco che, in caso di successo anche negli States e in Brasile eguaglierebbe Michael Schumacher con 13 vittorie in una stagione. Pecentualmente il nostro Ascari vale ancora di più: il saldo positivo del rapporto vittorie (6)-gare (8) per lui è del 75%.

Webber, l'altra RedBull - Appena sceso dalla sua monoposto, Mark Webber ha dichiarato che non avrebbe vinto neppure se fosse rimasto in testa per tutta la gara. Vettel è di un altro pianeta, ha fatto quel che ha voluto con il primo set di gomme e non era possibile stargli più vicino… Se lo dice lui.

Massa, ancora 2 GP con la Rossa -  A due gare dal termine della stagione di Formula Uno, Felipe Massa per la prima volta si è espresso duramente contro la sua squadra. Con la stampa brasiliana si è sfogato ritenendosi vittima della strategia decisa dal team, che lo ha richiamato ai box a 17 giri dal termine per montare le gomme medie. Secondo Massa, la scelta di far fermare Alonso ben 6 giri più tardi ha comportato per lui la perdita di posizioni nei confronti del compagno di squadra, di Di Resta e di Hamilton. Insomma, quanto è bastato per chiudere all'ottavo posto e non al quinto. Probabilmente più del degrado però pesano i millesimi di secondo perduti nella sostituzione della ruota anteriore sinistra. Sufficienti tuttavia a far sentire Massa un perseguitato. Un atteggiamento che non gli giova ora che il mercato entra nella sua fase calda e che il contatto con la Williams sta per trasformarsi in contratto, a meno di sorprese: infatti, il nuovo investitore entrato in Lotus (Quantum Motorsports) vuole chiudere al più presto con Hulkenberg. Dopodichè ci sarà da capire chi fra Maldonado (Williams) e Grosjean (Lotus) perderà il posto per primo. E allora anche in Lotus un posticino sarebbe libero.

Alo, solo acciacchi - Alonso intanto ha accertato in ospedale che i dolori sentiti alla schiena dopo aver sorpassato Vergne -uscendo dalla pit-lane a tutta velocità e impattando contro i cordoli esterni del tracciato di Yas Marina- sono solo acciacchi e niente di grave. Se i commissari di gara hanno giudicato regolare (come del resto era) l’azione dello spagnolo, i suoi detrattori non si sono risparmiati e hanno sparato a zero contro la Fia, ribattezzandola Ferrari International Assistance. Cattiveria mai tanto fuori luogo quanto in questa occasione. 

La McLaren - Sta molto meglio Mansour Ojjeh, le sue condizioni migliorano di giorno in giorno. Il milionario saudita socio della McLaren ha superato benissimo il doppio trapianto di polmoni al quale si era sottoposto per combattere la fibrosi polmonare idiopatica che lo ha colpito. Una malattia che riduce progressivamente la funzionalità respiratoria. Tornerà in pista nella prossima stagione.

Verso il Mondiale 2014 - I Gran Premi di Messico e New Jersey non faranno parte del calendario di Formula 1 2014, che conterà 20 gran premi, saluterà l'India, viaggerà in Russia e tornerà in Austria. La Pirelli ha proposto alle squadre di provare le gomme del 2014 durante le due sessioni di prove libere del venerdì di Interlagos, in Brasile. Le monoposto 2014 saranno molto diverse e con motori V6 turbo, ma l'idea non dispiace ai team. La Fia si riserva di deliberare il suo okay.