Magnussen, Ericsson, Räikkönen: se il pilota viene dal Nord

Formula 1
Kevin Magnussen è il primo pilota danese, dopo Nicolas Kiesa, nel Circus con la Minardi nel 2003 (Foto Getty)
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Con l'arrivo del danese alla McLaren e dello svedese alla Caterham diventano quattro i piloti del Mondiale 2014 provenienti dalla Penisola scandinava. Tra debuttanti e vecchie volpi, la storia della "colonia" nordica più numerosa nella storia della F1

di Roberto Brambilla

Ci sono uno svedese, un danese e due finlandesi. Non è l'inizio di una barzelletta raccontata in qualche pub di Helsinki, ma il “censimento” dei piloti del Circus 2014 che vengono dalla Penisola scandinava. Una "colonia" che con l'ingaggio da parte di Caterham e McLaren di Ericsson e Magnussen, è diventata la più nutrita (e varia) nella storia del Mondiale di F1.
Tra continuità e qualche atteso ritorno, ecco il rapporto tra il grande Nord e la classe regina.

Kevin Magnussen, di padre in figlio – Erano 11 anni che la Danimarca non aveva un pilota in griglia. L'ultimo, nel Mondiale 2003 era stato Nicolas Kiesa, con 5 Gp e un undicesimo posto a Indianapolis con la Minardi (nel 2005 fece il collaudatore con la Jordan). Prima di lui Tom Belsø e Jac Nelleman (6 Gp e zero punti in due negli anni Settanta) e soprattutto Jan Magnussen. Due stagioni (1997 e 1998) con la Stewart e una gara in Giappone con la McLaren nel '95. La stessa scuderia che 19 anni dopo ha ingaggiato suo figlio maggiore, Kevin. Vincitore nel 2013 della Formula Renault 3.5, con le Frecce d'argento il ragazzo ha firmato il miglior tempo nella terza giornata dei test di Jerez e sembra destinato a migliorare lo score del padre in un Mondiale, un punto ottenuto a Montreal nel '98.

Ericsson, Svezia chi si rivede –
Nella sua storia in F1 il paese del premio Nobel può contare un vicecampione del mondo (Ronnie Peterson nel 1971 e nel 1978) e un pilota talentuoso e sfortunatissimo come Gunnar Nilsson (morto a 30 anni per un tumore), ma era da quasi 25 anni che la bandiera giallo-blu non sventolava nel paddock. L'ultima volta era stato con Stefan Johansson (tra il 1983 e il 1991 12 podi in 78 Gp, di cui 29 con la Ferrari) che nel 1991 a Silverstone disputava la sua ultima gara in F1. Nel 2014 sarà la volta di Marcus Ericsson, 23 anni di Kumla nel centro della Svezia che aveva "assaggiato" la prima volta le monoposto nel 2009 con la Brawn Gp e che ha mosso i primi passi in Formula 3 inglese nel team di Kimi Räikkönen. Per lui il sedile della Caterham con il compito (arduo) di fare un punto, il primo della storia della scuderia anglo-malese.

Due finlandesi e mezzo – Dal 1989 c'è sempre stato almeno un pilota finnico in griglia. JJ Lehto, Mika Salo, Heikki Kovalainen, ma soprattutto Häkkinen e Räikkönen, che insieme a Keke Rosberg, sono stati anche campioni del mondo. Nel 2014 a comporre la pattuglia della “Terra dei mille laghi” sarà proprio il “cavallino di ritorno” Kimi, terzo pilota in attività per numero di partenze dopo Button e Alonso, con Valtteri Bottas, al secondo anno in F1 con la Williams, dopo una stagione con luci e qualche ombra, anche a causa delle prestazioni della FW35. Una coppia a cui si potrebbe aggiungere in teoria Nico Rosberg. Che è figlio del finnico Keke (nato a Stoccolma da padre finlandese e madre svedese) ma che gareggia per la Germania, è cresciuto a Montecarlo e per sua stessa ammissione tra le 5 lingue che parla fluentemente non c'è il finlandese.