I test non mentono, la Mercedes ha davvero messo il turbo

Formula 1
La Mercedes di Hamilton a Sakhir, durante gli ultimi test invernali (Foto Getty)
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A Sakhir, Hamilton e Massa si sono sfidati a colpi di cronometro limando millesimi al tempo limite di riferimento. La Mercedes del primo sembra volare, exploit inatteso per la Williams-Mercedes. La Ferrari c'è, la RedBull no. E la Force India...

di Lucio Rizzica

Con un tweet della domenica pomeriggio, Flavio Briatore ha disegnato e riassunto la stagione di Formula Uno che sta per avere inizio: "Tutti i team motorizzati Mercedes saranno molto competitivi. Questo nuovo motore era completamente non necessario…". Che poi è il sunto dei test che si sono appena conclusi e hanno dato indicazioni sufficientemente chiare per leggere il campionato che verrà, quello dell’anno zero. Nella quattro giorni di Sakhir Hamilton e Massa si sono sfidati a colpi di cronometro limando millesimi al tempo limite di riferimento. E se la Mercedes del primo sembra volare (al di là di qualche noia meccanica), per la Williams-Mercedes del secondo non ci sono termini utili a descrivere un exploit inatteso, frenato solo dall’eccesso di chilometraggio percorso.

A undici giorni dal semaforo verde in Australia, il motore tedesco ha collezionato 4973 chilometri con le monoposto ufficiali, quasi 18mila considerando anche Williams e Force India. Ferrari e Renault hanno girato la metà, verificando sul campo come le nuove vetture costringano a dilatare i tempi di intervento in caso di operazioni di smontaggio  e quanto siano ancora virtualmente lontane dai tempi del motorista tedesco. Ferma restando l’incognita sull’affidabilità (che pare maggiore per le due monoposto del cavallino), si parte già col gap. Anche se ridotto. Preoccupazione ancora più evidente in casa Red Bull, che dopo quattro anni di monopolio sembra stentare a trovare il giusto ritmo col propulsore Renault della RB10.

Certo Vettel e il suo team non sono ancora spacciati e la Ferrari può modificare quel tanto che basta a ricucire il ritardo che segna dagli avversari dopo i test, ma la sensazione è che si vada incontro a una stagione nella quale non mancheranno i colpi di scena e le sorprese. La forza degli avversari è evidente, come lo stesso Stefano Domenicali conferma: "I cambiamenti regolamentari sono stati così radicali che forse i dati raccolti non sono ancora sufficienti per ottenere le prestazioni che ci attendiamo. Intanto sarà importante l'affidabilità per fare i primi punti, poi ci sarà modo di recuperare per chi è in ritardo, anche perché Mercedes e Williams, che sembrano davanti a tutti, potrebbero plafonare presto le proprie prestazioni e permettere di ridurre il gap".

Alonso e Raikkonen sono certi che ci vorranno almeno quattro o cinque Gp per capire esattamente quali saranno i valori in campo e quanto influirà il rapporto fra prestazioni e consumi sulla stagione di ogni team. E sarà importante ottenere il massimo possibile dall’utilizzo della potenza elettrica e del motore termico. Per adesso la vera novità è che Vettel e la Red Bull non partono da favoriti e avranno il loro da fare per sistemare meglio il propulsore alla ricerca anche di benefici aerodinamici. A fine test, mentre la pista del Bahrein chiudeva i battenti, la Pirelli ha comunicato le mescole delle gomme che saranno a disposizione delle squadre nei primi quattro Gp della stagione 2014. In Australia, Cina e Bahrein verranno impiegate le medie (bianche) e le morbide (gialle). In Malesia le medie e le hard (arancio).