Prost, Mansell, Piquet: chi provò a sfidare Senna
Formula 1
In 10 anni di carriera in Formula 1, il grande Ayrton ha lottato con molti grandi campioni. Dallo scontro leggendario con il "Professore" ai testa a testa con il "Leone d'Inghilterra", il pilota brasiliano e i suoi avversari
di Roberto Brambilla
Avversari. Niente di più. Perché per lui come ripeteva spesso “La vita è troppo breve per avere nemici”. Ayrton Senna, dagli esordi con la Toleman e Lotus al tragico week end di Imola, di confronti e di duelli ne aveva fatti molti, spesso entrati nella storia della F1. Rivalità lunghe come quelle con Alain Prost o abbozzate come quella con il giovane Michael Schumacher, ecco tutti quelli che hanno lottato con il fuoriclasse verdeoro.
Alain Prost, un Professore per il fuoriclasse – Non è una rivalità, è la rivalità motoristica per eccellenza . Tutto iniziò nel GP del Portogallo 1988, quando a Estoril i due erano compagni alla McLaren e Prost accusò Senna di aver compiuto una manovra pericolosa mentre lottavano per la vittoria. E il confronto proseguì tra alti e bassi fino al 1993, con il ritiro del francese.
Duelli da capogiro in pista (guarda su Youtube il testa a testa sotto la pioggia a Monaco 1984), qualche scaramuccia verbale fuori e un momento indimenticabile. A Suzuka 1989, con lo scontro alla chicane del triangolo (47° giro) e il titolo fino ad allora in bilico (il francese era in vantaggio di 16 lunghezze) che finisce a Prost, dopo la squalifica di Senna. Che l'anno dopo si rifarà sempre a Suzuka, dove Alain, passato alla Ferrari e suo avversario nella corsa mondiale, uscì al primo giro nel GP decisivo, proprio dopo uno scontro con il brasiliano. Nonostante gli episodi Alain e Ayrton continueranno a rivaleggiare in pista, ma fuori non ci sarà astio. Solo stima e amicizia, tanto che a portare la bara di Ayrton al suo funerale ci sarà anche il suo avversario di sempre.
Nelson e Ayrton, opposti a confronto – Tutti e due brasiliani. Uno di Rio, l'altro di San Paolo. Uno, Senna molto riservato, l'altro Piquet estroverso ai limiti dell'impertinenza. In pista e fuori (famose le punzecchiature di Nelson) si affrontati più volte e soprattutto negli ultimi anni Ayrton, di otto anni più giovane del rivale e con una macchina migliore, lo teneva regolarmente dietro. Anche se nella storia è passato un duello in cui il vincitore è stato proprio Piquet. Era il GP d'Ungheria 1986 e negli ultimi giri la Williams di Nelson sopravanzò la Lotus di Senna con una manovra che Jackie Stewart definì " un giro della morte con un Boeing 747".
Mansell-Senna, il leone e il fuoriclasse -Per Ayrton l'uomo dell'isola di Man era una rivale temibile, perchè come lui voleva sorpassare sempre e comunque. E quando il britannico e Ayrton si trovavano uno di fianco all'altro lo spettacolo era assicurato. Come in Spagna nel 1986 con la Lotus di Senna che vince di un secondo sulla Williams di Mansell, o a Spa-Francorchamps 1987 con i due che finiscono in testacoda. O come a Montmelò nel 1991 con Senna-Mansell che percorrono affiancati tutto il rettilineo o a Monaco nel 1992, quando il futuro campione del mondo inglese non riesce a passare il brasiliano nonostante una super Williams.
Ayrton e Schumi, quella che poteva essere... – Si sono incrociati per poco più di due stagioni e tutti avevano capito che non se le sarebbero mandate a dire, anche fuori pista. Il brasiliano e il tedesco hanno fatto a "sportellate" la prima volta nel GP d'Italia 1991 alla seconda gara del pilota cresciuto a Kerpen, nella stagione 1992 ebbero da discutere per un incidente provocato da Schumacher a Magny Cours e per poco non arrivarono alle mani durante i test a Hockenheim mentre nel 1993 Schumacher accusò Senna di manovre scorrette. Ma nel 1994 con Benetton e Williams molto vicine si era capito che sarebbe stata una bella lotta. Fino a quel pomeriggio di Imola...
Avversari. Niente di più. Perché per lui come ripeteva spesso “La vita è troppo breve per avere nemici”. Ayrton Senna, dagli esordi con la Toleman e Lotus al tragico week end di Imola, di confronti e di duelli ne aveva fatti molti, spesso entrati nella storia della F1. Rivalità lunghe come quelle con Alain Prost o abbozzate come quella con il giovane Michael Schumacher, ecco tutti quelli che hanno lottato con il fuoriclasse verdeoro.
Alain Prost, un Professore per il fuoriclasse – Non è una rivalità, è la rivalità motoristica per eccellenza . Tutto iniziò nel GP del Portogallo 1988, quando a Estoril i due erano compagni alla McLaren e Prost accusò Senna di aver compiuto una manovra pericolosa mentre lottavano per la vittoria. E il confronto proseguì tra alti e bassi fino al 1993, con il ritiro del francese.
Duelli da capogiro in pista (guarda su Youtube il testa a testa sotto la pioggia a Monaco 1984), qualche scaramuccia verbale fuori e un momento indimenticabile. A Suzuka 1989, con lo scontro alla chicane del triangolo (47° giro) e il titolo fino ad allora in bilico (il francese era in vantaggio di 16 lunghezze) che finisce a Prost, dopo la squalifica di Senna. Che l'anno dopo si rifarà sempre a Suzuka, dove Alain, passato alla Ferrari e suo avversario nella corsa mondiale, uscì al primo giro nel GP decisivo, proprio dopo uno scontro con il brasiliano. Nonostante gli episodi Alain e Ayrton continueranno a rivaleggiare in pista, ma fuori non ci sarà astio. Solo stima e amicizia, tanto che a portare la bara di Ayrton al suo funerale ci sarà anche il suo avversario di sempre.
Nelson e Ayrton, opposti a confronto – Tutti e due brasiliani. Uno di Rio, l'altro di San Paolo. Uno, Senna molto riservato, l'altro Piquet estroverso ai limiti dell'impertinenza. In pista e fuori (famose le punzecchiature di Nelson) si affrontati più volte e soprattutto negli ultimi anni Ayrton, di otto anni più giovane del rivale e con una macchina migliore, lo teneva regolarmente dietro. Anche se nella storia è passato un duello in cui il vincitore è stato proprio Piquet. Era il GP d'Ungheria 1986 e negli ultimi giri la Williams di Nelson sopravanzò la Lotus di Senna con una manovra che Jackie Stewart definì " un giro della morte con un Boeing 747".
Mansell-Senna, il leone e il fuoriclasse -Per Ayrton l'uomo dell'isola di Man era una rivale temibile, perchè come lui voleva sorpassare sempre e comunque. E quando il britannico e Ayrton si trovavano uno di fianco all'altro lo spettacolo era assicurato. Come in Spagna nel 1986 con la Lotus di Senna che vince di un secondo sulla Williams di Mansell, o a Spa-Francorchamps 1987 con i due che finiscono in testacoda. O come a Montmelò nel 1991 con Senna-Mansell che percorrono affiancati tutto il rettilineo o a Monaco nel 1992, quando il futuro campione del mondo inglese non riesce a passare il brasiliano nonostante una super Williams.
Ayrton e Schumi, quella che poteva essere... – Si sono incrociati per poco più di due stagioni e tutti avevano capito che non se le sarebbero mandate a dire, anche fuori pista. Il brasiliano e il tedesco hanno fatto a "sportellate" la prima volta nel GP d'Italia 1991 alla seconda gara del pilota cresciuto a Kerpen, nella stagione 1992 ebbero da discutere per un incidente provocato da Schumacher a Magny Cours e per poco non arrivarono alle mani durante i test a Hockenheim mentre nel 1993 Schumacher accusò Senna di manovre scorrette. Ma nel 1994 con Benetton e Williams molto vicine si era capito che sarebbe stata una bella lotta. Fino a quel pomeriggio di Imola...