Il sabato inglese della Ferrari: errore del team o sfortuna?

Formula 1
La Ferrari durante le qualifiche del GP Gran Bretagna (Foto Getty)
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ANALISI TECNICA. A Silverstone confermate le novità portate in Austria, ma qualcosa è andato storto. Colpa del meteo? Alonso sottolinea l'impossibilità di prevedere "la pioggia 30 secondi prima o dopo". Rimonta? Difficile con le hard e le medium

di Antonio Granato

La Ferrari è arrivata a Silverstone confermando le novità portate in pista nella gara precedente. A fronte di una buona prova in Austria, però, stavolta qualcosa è andato storto nelle qualifiche in Gran Bretagna. Di seguito analizziamo il sabato inglese delle Rosse.

Impianto frenante - Questa volta la soluzione dei mozzi soffiati non è stata neanche provata durante le libere, ma si è ricorso alla versione con il mozzo chiuso, più volte preferita sia da Alonso che da Raikkonen.



Carico aerodinamico - Le uniche prove comparative sono state effettuate per decidere se usare o meno il Monkey-Seat, il piccolo profilo alare posteriore installato sopra lo scarico motore utilizzato per incrementare il carico aerodinamico sull'asse posteriore. I due piloti Ferrari, infatti, hanno provato nelle prime due sessioni di libere, con e senza l'elemento aerodinamico, per poi decidere entrambi di installarlo per le sessioni ufficiali. D'altronde Silverstone è una pista da alto carico aerodinamico e si cerca di sfruttare ogni elemento a disposizione per incrementare il down-force.



Deflettore laterale - Tutte le altre soluzioni viste in Austria, come il nuovo deflettore laterale, il monopilone di sostegno del flap posteriore, i nuovi condotti dei freni ed il cofano rastremato, sono stati confermati sulla F14T; è il segno evidente che a Maranello si è trovata quella correlazione dei dati tra galleria del vento e pista. Circostanza che in passato è più volte mancata.



Maledetta qualifica - Stando alle libere, ci si poteva aspettava di rivedere una Ferrari sul livello dello Spielberg. Invece un peggioramento delle condizioni meteo nel finale del Q1 ha tagliato fuori le Rosse, relegate in 19° posizione con Alonso e in 20° con Raikkonen (poi le penalità di Chilton e Gutierrez). Difficile capire se il risultato è conseguenza di un errore del team o della sfortuna, sempre che ci crediate. La certezza sono le parole di Alonso, che sottolinea l’impossibilità del team di prevedere "se la pioggia possa arrivare 30 secondi prima o 30 secondi dopo".

La gara - Per il gran premio si attendono condizioni atmosferiche migliori, e la Ferrari dovrà tentare di recuperare diverse posizioni. Compito reso ancor più difficile dal tipo di mescole che la Pirelli ha potato a Silverstone (Hard e Medium), tipologia che la F14T non sembra gradire particolarmente. Sulle prestazioni della Ferrari è ancora una volta Alonso che sintetizza il livello della monoposto attuale confermando che con questa monoposto "l'obbiettivo è la conquista di qualche punto".