Tante curve, poche possibilità sorpasso: è l'Hungaroring

Formula 1
L'Hungaroring è un circuito tortuoso, con tante curve e pochi (e corti) rettilinei (Getty)
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Il circuito dove si corre l'undicesima prova del Mondiale è famoso per fornire pochi tratti per superare l'avversario. Un week end in cui è fondamentale preparare un buon telaio e "difendersi" dal caldo

di Roberto Brambilla e Fabiano Vandone

Per le poche possibilità di sorpasso non è certo la pista più amata dai piloti del Circus. L'Hungaroring, sede del GP d'Ungheria, undicesima prova del Mondiale 2014, è un tracciato particolare. Per la sua storia (è stato il primo Gran Premio in un paese comunista) e soprattutto per le sue caratteristiche di circuito di “vecchia generazione”.

Molte curve e pochi punti di sorpasso – Il disegno della pista che si trova a 25 km da Budapest è caratterizzato da molte curve e da pochi e corti rettilinei. Quasi 4,5 chilometri con una sede stradale stretta (a differenza dei circuiti progettati da Hermann Tilke) e un asfalto sporco che complica la ricerca della traiettoria perfetta e un fondo sconnesso che rendono il sorpasso difficile, se non prendendosi grandi rischi. Gli unici punti in cui è più "agevole" passare l'avversario sono nel tornantino in fondo al rettilineo dei box e dopo la curva 2 con un breve rettifilo in salita.

L'importanza di telaio e sospensioni –
L'Hungaroring è un tracciato in cui è necessario avere il massimo carico aerodinamico, come quasi per i circuiti cittadini, ma in cui per via delle molte curve è importante regolare bene il telaio, Tanta trazione in uscita di curva e soprattutto settaggio morbido delle sospensioni in modo da assicurare buon appoggio in curva, aderenza e per ridurre al minimo i bloccaggi.

Ma che caldo fa.. - Un fattore, che potrebbe influenzare il fine settimana magiaro, è il caldo. Alte temperature che metteranno sotto pressione gli pneumatici Soft e Medium Pirelli (per l'alto carico aerodinamico e per il layout con una serie quasi ininterrotta di curve) e i componenti della power unit. Per cui gli ingegneri dovranno trovare una configurazione efficace per l'impianto di raffreddamento per evitare rotture con power unit composte da elementi in alcuni casi già consumati dagli ultimi GP. Senza dimenticare il pericolo disidratazione dei piloti a causa delle alte temperature nell'abitacolo.

Circuito ostico da guidare ma con un buona monoposto... – L'Hungaroring richiede la massima attenzione per il pilota che deve essere bravo a non sbagliare nessuna delle curve del circuito, perchè fare un errore in una di queste si ripercuote sulla percorrenza delle altre. Un'alta concentrazione che aumenterà nel momento in cui la monoposto avrà un assetto imperfetto che il driver dovrà correggere continuamente con la sua guida.