GP d'Italia, Ricciardo sulle orme di Andretti e Barrichello

Formula 1
A Monza Daniel Ricciardo proverà a continuare la tradizione degli oriundi italiani vincenti sul circuito di Monza (Getty)
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Sul circuito di Monza il pilota australiano, di origini siciliane della Red Bull, potrebbe centrare il terzo successo consecutivo e continuare la tradizione degli driver oriundi vincenti sul tracciato lombardo

di Roberto Brambilla

A Monza si tifa per la Ferrari, per i piloti italiani. E a volte per quelli che azzurri lo sono di origine. Come Daniel Ricciardo, il ragazzo nato a Perth da genitori di origine italiana, che con la Red Bull ha già conquistato tre GP nel 2014. E che se vincesse a Monza rinforzerebbe la tradizione degli oriundi, vincitori del GP d'Italia.

Il tris di Fangio – E' considerato insieme a Schumi il più grande di sempre. E il figlio di Loreto Fangio, da Castiglion Messer Marino (Chieti) una parte del mito lo costrui a Monza, con Maserati e Mercedes. Tre successi tra 1953 e 1955, con il primo sulla vettura italiana portato a casa dopo un duello memorabile con Nino Farina e Alberto Ascari.

1972, il trionfo in incognito di Fittipaldi – In un GP d'Italia in cui c'erano solo due italiani (De Adamich e Galli) in griglia il brasiliano di origine italiana era il favorito. Con sua Lotus, in quell'occasione chiamata World Wide Racing per paura di guai legali dopo l'incidente di Jochen Rindt nel 1970, comandava il Mondiale con vantaggio sulla McLaren di Hulme e gli sarebbe bastato un quarto posto per vincere. Un piazzamento, che dopo una qualifica difficile (finì sesto) e una pre-gara movimentata (la Lotus perdeva benzina) che riuscì a superare. Vittoria per “Emmo” e primo titolo mondiale per un pilota verdeoro, il più giovane di sempre.



1977 – il giorno di Big Foot Mario -Nel GP d'addio di Niki Lauda, già campione del mondo, alla Ferrari il protagonista è un 37enne di Montona, Istria. E' diventato americano nel 1964 ma la sua terra non l'ha mai dimenticata (è sindaco del suo Comune in esilio).

Corre con la Lotus ed è reduce da tre ritiri consecutivi. Ma a Monza, dopo la seconda fila, dietro al poleman James Hunt fa una corsa prima d'attacco e poi di gestione. Due sorpassi al primo giro e in testa alla decima tornata per poi sfruttare la velocità della Lotus e i guai degli avversari Hunt, Reutemann, Scheckter.

2002, 2004, 2009, la tripletta di Barrichello – Rubinho, che in Italia ha vissuto per molti anni e i cui bisnonni venivano dalla provincia di Treviso, considerava Monza la pista di casa, quasi come Interlagos. E in Brianza ha conquistato 3 dei suoi 11 successi. Due in Ferrari nel 2002 e nel 2004, sempre in coppia e davanti all'amico Michael Schumacher e nel 2009 con la Brawn, precedendo Jenson Button, per quello che è stato il suo ultimo successo in F1.