La rivincita di Massa: ritrova il podio e l'amore di Monza

Formula 1
Massa solleva il trofeo per il suo terzo posto a Monza (Foto Getty)
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Il brasiliano arriva terzo dopo 26 Gp fuori dai primi. Il pubblico ferrarista, sempre critico con Felipe, riscopre l'affetto per il pilota della Williams: "Siete nel mio cuore". E intanto le Ferrari arrancano, anche in classifica costruttori

di Francesco Giambertone

Nella stagione nera della Ferrari si abbattono sul Cavallino anche le leggi di Murphy. Anzi, le leggi di Massa. "Se qualcosa può andare male, andrà male", dice il celebre paradosso. Così nel Gp di casa, dove la Rossa sognava di far felice il proprio pubblico, ad Alonso e Raikkonen è andata come peggio non poteva: appena due punti in totale, con il ritiro di Nando e il nono posto di Kimi. Ma non è tutto. C’è stato spazio anche per il ritorno sul podio di Felipe Massa, uno che in Ferrari tutti avevano dato ormai per finito. Una beffa agrodolce, trasformata dai tifosi in una festa.

Senza rancore, Felipe torna nella pista dove ha corso otto stagioni da padrone di casa e si piazza primo tra i “mortali”, dietro ad Hamilton e Rosberg. La sua Williams dal motore Mercedes è un fulmine, e quando raggiunge la terza piazza non la molla più. Rifila 15 secondi anche al compagno di squadra Bottas, partito malissimo, che quest’anno troppe volte gli è finito davanti. E dal muretto la scuderia può gioire: in classifica costruttori le Williams, terza e quarta a Monza, superano le Ferrari.

Alla bandiera a scacchi il tifo ferrarista, privo o quasi dei suoi piloti, sale sul carro di Felipe. Massa saluta tutti dal podio: non gli capitava dal Gp di Spagna 2013, quando indossava ancora una tuta rossa. Ironia del destino: sui due gradini più alti quella volta c’erano il compagno di squadra Alonso e Kimi Raikkonen, all’epoca alla Lotus. Oggi i due sono desaparecidos. Stavolta gli applausi del pubblico sono tutti per Massa, che si emoziona: "Anche se non corro più per la Ferrari, il mio cuore è sempre con voi", dice battendosi il petto, mentre la moglie commossa e il piccolo Felipinho lo osservano tra la folla in delirio.

Non era abbastanza veloce, non era abbastanza cattivo, non era più quello di prima dopo l’incidente del 2009 che poteva costargli la vita: in un colpo solo Massa ha ridimensionato i giudizi che lo avevano allontanato (secondo alcuni troppo tardi) dalla Ferrari alla fine della scorsa stagione, dopo otto anni e un campionato del mondo perso all’ultima curva nel 2008. A Monza è tornato sul podio dopo 483 giorni, per la seconda volta in carriera su questa pista dopo il 2010. L’autodromo è ancora un po’ casa sua.