Benvenuti a Singapore, la Montecarlo d'Oriente

Formula 1
Il GP di Singapore è l'unica gara del Mondiale che si corre interamente in notturna (Getty)
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La pista che ospita la quattordicesima prova del Mondiale di F1 è l'unica in cui si corre in notturna. Un tracciato cittadino con 23 curve in cui fondamentali saranno carico aerodinamico e gomme, oltre all'incognita team radio

di Roberto Brambilla e Fabiano Vandone

Riflettori e curve strette. Il circuito di Marina Bay, teatro del GP di Singapore, quattordicesima prova del Mondiale, è uno dei più particolari del calendario. Ecco quali le sono le caratteristiche e i temi tecnici per la gara asiatica.

Tante curve e un po' di velocità – Il tracciato, da dove nel 2008 si corre il GP di Singapore, è un circuito cittadino anomalo. Simile per la tortuosità a Montecarlo, solo il 45% del giro si percorre con l'acceleratore in pieno, anche se a Marina Bay c'è anche un punto in cui si superano i 300 km/h.

Carico aerodinamico massimo e attenti alle gomme – Il circuito asiatico, poco più di 5.065 metri, richiede anche per le molte curve un assetto con una vettura molto “carica”, con tanta deportanza, cioè la forza che tiene “incollata” la vettura al terreno. Molta downforce a cui si deve aggiungere una buona trazione e un'ottima regolazione del telaio e delle sospensioni, per garantire la stabilità su un tracciato con tombini e strisce.

E le gomme, Soft e Supersoft Pirelli, saranno chiamate anche a sopportare sulla loro carcassa lo stress dovuto alle ondulazioni dell'asfalto, tipiche di un terreno stradale. E il lavoro sulla pressione delle coperture sarà fondamentale per assicurare una migliore guidabilità alla vettura.

Power unit, occhio al termometro – Come già accaduto a Monza sarà la parte elettrica del motore ibrido a giocare un ruolo fondamentale, soprattutto per quanto riguarda l'affidabilità. Le staccate decise e le accelerazioni costringeranno il Mgu-K a frequenti cicli di carico e scarico (7-8 volte al giro) che potrebbe portare le batterie e i componenti a temperature molto alte.

Per gli ingegneri la sfida sarà di evitare il surriscaldamento, per esempio con prese d'aria più ampie o con un migliore trasferimento dei liquidi. Per la parte termica, in un circuito con frenate e ripartenze frequenti invece sarà importante per i piloti contenere i consumi di carburante, con il box che li aiuterà tarando l'iniezione per evitare di superare i 100 kg/h.

Il vantaggio di correre in notturna – Il GP, sotto le stelle, non porta difficoltà eccessive a chi guida e da una mano ai tecnici nella scelta del set up. Correndo di sera nelle stesse condizioni in qualifica e in gara e con una temperatura dell'asfalto simile a quella dell'atmosfera i tecnici in pratica potranno provare l'assetto già sabato.

Team radio, un cambio non secondario – A Singapore si correrà per la prima volta con le comunicazioni tra pilota e box ridotte. E potrebbe cambiare non poco. Anche se, i divieti sono stati riveduti a poche ore dall'inizio delle prove libere. Per esempio i box non potranno più comunicare molti parametri rispetto alle prestazioni degli avversari e non potranno dare consigli sulla tecnica di guida e sulla selezione delle marce. Un nuovo corso che potrebbe favorire i piloti d'esperienza, come Alonso, Button e Raikkonen.