La Mercedes dopo Sochi: così ha vinto il titolo costruttori

Formula 1
Sochi dal punto di vista tecnico: Mercedes, Red Bull e Toro Rosso sotto la lente d'ingrandimento (Foto Getty)
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Nell'ultimo GP confermati tutti gli sviluppi che il team anglo-tedesco aveva introdotto a Suzuka. Utilizzata l'ala anteriore con un piccolo slot sul deviatore di flusso. E la Toro Rosso ricorre al sistema S-Ducat. Ecco di cosa si tratta

di Cristiano Sponton

Il GP di Russia non ci ha regalato particolari evoluzioni tecniche sulle monoposto. Troppo ravvicinata questa trasferta con quella giapponese, che invece ci aveva mostrato molte cose interessanti. Continua il dominio della Mercedes W05 Hybrid, che si è aggiudicata con tre gare di anticipo il primo titolo costruttori della sua storia.   Andiamo ad analizzare in dettaglio il lavoro svolto a Sochi dai team:

Mercedes - Confermati sulla monoposto tutti gli sviluppi che gli ingegneri anglo-tedeschi avevano introdotto a Suzuka. Utilizzata da entrambi i piloti l’ala anteriore che presentava un piccolo slot sul deviatore di flusso ancorato al profilo principale.



Flussi... - Per migliorare lo scorrimento dei flussi verso la zona posteriore sono stati cambiati i deviatori di flusso e il fondo, su cui è stata aggiunta una piccola deriva verticale. Per massimizzare l’estrazione d’aria ed incrementare il carico aerodinamico è stato portato un nuovo estrattore cambiato, rispetto al precedente nella zona centrale dove è stata rimossa la soffiatura ad "U" e sono stati collocati, nella parte inferiore del diffusore, dei piccoli generatori di vortice per ritardare la separazione del flusso. Al posteriore per cercare di imitare la resistenza all’avanzamento ed avere, quindi, una miglior velocità di punta è stata utilizzata l’ala di Spa che presentava un flap mobile  dalla forma "ondulato" con nolder applicato sul bordo d'uscita  e monkey seat da basso carico deportante. 



Molto particolari le prese d'aria dei freni posteriori che hanno una forma a ciminiera per garantire il giusto raffreddamento dell’impianto frenante.

Red Bull - Non molto competitiva la RB10 su questo tracciato nonostante il grande lavoro fatto dagli ingegneri durante le prove libere per cercare il miglior compromesso aerodinamico possibile. Al posteriore sono state valutate due versioni di ala ma è stata preferita quella più !leggera! con tre slot nella parte alta della deriva verticale.



Toro Rosso - Molto attivo il team di Faenza che ha presentato in pista tante delle modifiche che sono state introdotte a Suzuka e che hanno fatto fare un bel salto prestazionale alla STR09.  Confermato il nuovo muso che si ispira a quello della RB10 e presenta, alla sua estremità, un bulbo forato con un piccolo scarico dell'aria nella parte posteriore per cercare di incrementare la portata d'aria sotto il muso.

S-Ducat - In abbinamento a questo muso è stato introdotto il sistema S-Duct (permette il passaggio di un determinato flusso d'aria fra la parte inferiore e quella superiore del muso): nella parte bassa del muso è stata realizzato un piccolo slot che va ad alimentare il sistema che ha la funzionalità di  alleviare l'alta pressione che si crea sotto il muso della vettura.



Molto particolare il materiale utilizzato per ricoprire i cestelli dei freni posteriori. Questo materiale ha la funzionalità di trasmettere più calore possibile ai cerchi che a sua volta lo trasmettono allo pneumatico mandandolo velocemente in temperatura.