Occhio, Lewis: nelle ultime tre gare Rosberg va più forte

Formula 1

Francesco Giambertone

Rosberg e Hamilton festeggiano insieme la vittoria del titolo costruttori della Mercedes. Ma ora c'è da decidere quello piloti (Foto Getty)
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La lotta per il titolo piloti entra nella fase calda. Hamilton può mettere una seria ipoteca sul Mondiale già ad Austin, dove ha vinto una delle uniche due edizioni. Ma il compagno punta tutto sul Brasile e Abu Dhabi, dove l'anno scorso è stato più veloce

L’inerzia del campionato e i numeri, a tre gare dalla fine del campionato, danno ragione a Lewis Hamilton. Dopo il caos (e il ritiro) di Spa l’inglese sembra aver trasformato la rabbia in energie positive da scaricare sulla pista. Così dall’incidente provocato da Rosberg in Belgio ad oggi, Lewis non ha più sbagliato un colpo: quattro vittorie di fila e 17 punti di vantaggio sul compagno. Ma il tedesco può rimontare? E se sì, dove? Provando a ipotizzare qualche calcolo, è chiaro che per Rosberg tornare in corsa sarebbe difficile. Però il calendario, ora, gioca tutto sommato dalla sua parte. Almeno per i precedenti più recenti: l’anno scorso, nelle ultime tre gare, Nico è arrivato davanti a Lewis due volte su tre.

GP degli Stati Uniti – 2 novembre, Austin
La prossima gara si terrà nella capitale texana: in tutta la storia della F1 si è corso qui soltanto due volte, e la prima edizione (nel 2012) la vinse proprio Hamilton. All’epoca il pilota di Stevenage sfrecciava con la McLaren mentre Rosberg – compagno di Schumacher in Mercedes – arrancava in 13esima posizione. La scorsa stagione l’inglese confermò il feeling positivo con la pista già in qualifica, dando un secondo netto di distacco al compagno di squadra. Partirono quinto Hamilton e dodicesimo Rosberg, finirono quarto e nono: Lewis non arrivò sul podio ma rifilò 32 secondi al compagno. Non pochissimi.

Gp del Brasile – 9 novembre, San Paolo
Né Hamilton né Rosberg hanno mai vinto ad Interlagos. Ma Hamilton nel 2012 centrò la la pole position, quando fece segnare anche il giro veloce, come due anni prima. Non si può dire che il circuito brasiliano (fino alla passata stagione ultimo Gp dell’anno, ora penultimo) gli sia ostile. L’anno scorso però tra i due compagni di squadra si piazzò di nuovo meglio Rosberg: quinto il tedesco, nono l’inglese, 33 secondi più indietro.

Gp di Abu Dhabi – 23 novembre, Yas Marina

Questa edizione del Gran Premio degli Emirati sarà diversa dal solito per due motivi: i punti doppi e la posizione in calendario, come gara di chiusura. Si corre qui da 5 anni e Hamilton ne ha sicuramente buoni ricordi: vinse la gara nel 2011 e per due volte ha fatto sua la pole position. Ma l’anno scorso si piazzò settimo, mentre Nico – che in qualifica era stato un decimo più veloce – sorrideva sul gradino più basso del podio. Forse non è abbastanza per riaprire il campionato, ma il tedesco – meno esperto del rivale a questi livelli – dovrà contare anche sulla cabala.