Ferrari dagli Usa al Brasile: occhio a quelle sospensioni...

Formula 1

Antonio Granato

La Ferrari di Kimi Raikkonen, settima in Brasile
epa04441628 Mechanics push the car of Finnish Formula One driver Kimi Raikkonen of Scuderia Ferrari during the qualifying session at the Sochi Autodrom circuit in Sochi, Russia, 11 October 2014. The 2014 Formula One Grand Prix of Russia will take place on 12 October 2014.  EPA/VALDRIN XHEMAJ - POOL

ANALISI TECNICA. Confermata a Interlagos la configurazione aerodinamica di Austin, con l’unica differenza nelle dimensioni degli sfoghi d’evacuazione del calore del cofano motore (versione più ampia). Sperimentazione sulle sospensioni posteriori

La Ferrari conferma in Brasile la stessa configurazione aerodinamica utilizzata negli Stati Uniti, con l’unica differenza nelle dimensioni degli sfoghi d’evacuazione del calore del cofano motore utilizzati nella versione leggermente più ampia. Molto interessante il lavoro di sperimentazione svolto sulle sospensioni posteriori. Confermata l’ala posteriore rivisitata e che già era stata impiegata in Texas. Evidentemente lo sviluppo ha convinto fornendo i riscontri che si attendevano dopo gli studi eseguito nella nuova galleria del vento di Maranello.



Paratie laterali - Dell’ala posteriore, a subire le maggiori modifiche sono stati sicuramente gli elementi verticali delle paratie laterali. Come già analizzato dopo il GP degli USA, è stata rivista la geometria della parte superiore e le feritoie orizzontali nel tentativo di generare più carico aerodinamico possibile, ma allo stesso tempo sono stati anche aggiunti due slot con lo scopo di ridurre la resistenza all’avanzamento alle alte velocità nel tentativo, evidentemente fallito, di recuperare velocità massima. Mantenuto anche l'andamento del bordo d’uscita alare con un unico intaglia a V centrale.

Progetto 666
- Intensificato moltissimo il lavoro di raccolta dati sulla vettura da trasferire sul progetto 666 del 2015. La F14-T di Raikkonen, infatti, (non di Alonso in partenza da Maranello) nelle sessioni di prove libere si trasforma in una vettura laboratorio. Moltissimi i sensori che vengono installati nei punti sensibili della  monoposto come possiamo vedere nella foto sotto cavi di collegamento ai sensori sono stati fatti passare sia all’interno del diffusore sul fiondo della vettura e lungo le paratie dell’ala posteriore.



Sospensioni posteriori - Ad attrarre un fortissimo interesse è stato il lavoro svolto sulle sospensioni posteriori. Sui bracci sospensivi della Ferrari F14-T, infatti, sono state installate (solo durante le sessioni di prove libere) delle carenature che potrebbero simulare, in parte, il comportamento delle sospensioni del progetto 666 e raccogliere allo stesso tempo informazioni sui flussi d’aria che scorrono su di esse. Erano state ipotizzate svariate modifiche alle sospensioni ma, osservando con attenzione l’immagine, sembra evidente come non ci siano differenze geometriche e nessun altro tipo di modifica nei punti d’ancoraggio.