Alonso-McLaren: se nel Circus le seconde nozze sono di moda

Formula 1

Gianluca Maggiacomo

Fernando Alonso ai tempi della sua prima esperienza alla McLaren, nel 2007 (Getty)
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I ritorni di fiamma animano spesso il mercato della F1. Fernando è alla sua seconda esperienza con Woking: debuttò nel 2007. Prima di lui altri piloti hanno vissuto due esperienze nello stesso team

Fernando Alonso nel 2015 correrà con la McLaren. Per lui si tratta di una seconda volta, dopo l’esperienza del 2007. In quell’unica stagione a Woking, però, le cose per lo spagnolo non erano andate benissimo: a livello sportivo perse un Mondiale per le beghe con Lewis Hamilton, allora suo compagno di sedile, mentre nel rapporto con il team non mancarono frizioni e brusche rotture. Malgrado ciò, le strade di Alonso e della McLaren si sono rincontrate.

Nando è l’ennesimo pilota nella storia del Circus che ha deciso di tentare di nuovo l’esperienza con una squadra con cui avevano corso in precedenza. L’asturiano lo aveva già fatto con la Renault, lasciata nel 2006 e riabbracciata nel 2008. Nel 2014, poi, è stata la volta di Kimi Raikkonen, messo sotto contratto dalla Ferrari dopo il divorzio del 2009. Ma non ci sono solo loro due. Molti altri, in precedenza, hanno indossato due volte la stessa tuta. Tutti nomi illustri. Come Gerard Berger che, negli anni Novanta, è rientrato alla Ferrari dopo tre Mondiali (dal 1990 al 1992) a fare da spalla ad Ayrton Senna alla McLaren.

Un ritorno c'è stato anche nella carriera di Alain Prost che, dopo aver cominciato la sua avventura in F1 alla McLaren, lì si è di nuovo accasato (e ha vinto) dopo tre stagioni di rodaggio alla Renault dal 1981 al 1983. Stesso percorso di Nigel Mansell con la Williams. Il Leone con il team britannico aveva corso dal 1985 al 1988. Poi era passato alla Ferrari e, alla fine del rapporto con Maranello, aveva deciso di tornare alla corte di Sir Frank. Una scelta azzeccata, visto che con la Williams vincerà il suo unico titolo Mondiale, quello del 1992. Ora è la volta dell’Alonso II alla McLaren. Per Nando si apre un’esperienza sicuramente affascinante, anche se non priva di incognite. La speranza? Che sia diversa dalla precedente.