Caso Alonso: i punti da chiarire sul forfait dello spagnolo

Formula 1

Carlo Vanzini

Dopo l'incidente di Barcellona, ecco un altro botto per Alonso: è ufficiale, salterà il GP d'Australia (Foto Getty)

"Meglio recuperare in un ambiente protetto, evitando altri impatti": è questo il consiglio dei medici della McLaren, che hanno convinto l'ex ferrarista a rinunciare al primo GP del Mondiale. Ma la situazione non è così chiara, gli interrogativi restano

9 giorni dopo quello di Barcellona, arriva un altro botto per Alonso, forse più duro e pesante. Il due volte campione del mondo non potrà prendere parte al Gran Premio d'Australia. La decisione è stata presa dai medici dello spagnolo, che, pur avendo effettuato altri esami neurologici e cardiaci, tutti con esito negativo, hanno deciso che è meglio recuperare in un ambiente protetto, cioè evitare altri impatti…

Ma la domanda sorge spontanea, recuperare da cosa? Quale tassello manca, cosa non ci è stato detto? Innanzitutto escludiamo la scossa elettrica in macchina che avrebbe colpito più il cuore, creando aritmie: se gli esami cardiologici sono ok non è quello. Casi recenti hanno portato allo stop di un Gran Premio precauzionale per Perez dopo l'incidente a Monaco, e Kubica, fermato anche lui per un GP dopo aver demolito, contro tutte le barriere presenti, la sua monoposto. In quei casi era evidente che serviva del tempo per riprendersi dallo scecheraggio.

Ma c'è anche un altro precedente meno noto ma più inquietante, dopo l'incidente a Houston al tre volte vincitore della 500 miglia di Indianapolis, Dario Franchitti: i medici hanno detto "E' tutto a posto, ma alla prossima concoussion, botta e commozione cerebrale, rischi di restarci", da lì il ritiro.

In questo caso i medici hanno detto ad Alonso che va evitato un altro impatto nell'arco di 21 giorni e quindi "No Australia". Questa decisione riporta a Kubica e Perez, ossia serve riposo senza urti per recuperare evidentemente da una commozione cerebrale o tensione nervose più forti di quanto l'impatto lasciava presagire. 9 giorni oggi, 21 esatti quando scatterà il Gran Premio di Alonso, poi sapremo se questa botta resterà solo un brutto ricordo o ne arriverà un’altra peggiore.