F1, GP Bahrain: Bottas in pole. Poi Lewis e Vettel

Formula 1
Valtteri Bottas conquista la sua prima pole position in Bahrain (foto getty)

A Sakhir il finlandese della Mercedes entra nel club dei "pole-man", realizzando anche il record della pista (1:28.769). Beffato all'ultimo giro Hamilton, secondo a +0.023. Terzo Vettel a +0.478. Quarto tempo per Ricciardo, quinto Raikkonen

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Un sabato caldo, caldissimo quello di Sakhir, dove le Mercedes hanno iniziato a mostrare tutto il potenziale rimasto fin qui "nascosto". Bottas conquista la prima pole position della sua carriera: l'aveva promessa in Russia, è arrivata già in Bahrain al terzo GP della stagione. Il finlandese della Mercedes beffa proprio all'ultimo giro il compagno di scuderia Hamilton, che gli fa sportivamente i complimenti al termine delle qualifiche. Bottas realizza anche il record della pista con 1:28.769, precedendo Hamilton (+0.023) e Vettel (+0.478). Quarto tempo per Ricciardo, quinto Raikkonen.

Hamilton 1° dopo Q1 e Q2

Durante il Q1 la Mercedes inizia a mostrare le sue vere potenzialità sul circuito di Sakhir. Hamilton chiude la sessione con un ottimo tempo (1:30.814), seguito da Vertappen e Raikkonen. Quarto crono per Sebastian Vettel. Ecco invece i piloti eliminati dal Q1: Sainz, Vandoorne, Perez, Ericsson e Magnussen. Ancora problemi alla Power Unit per Fernando Alonso. Dopo il Q2 Hamilton si conferma il più veloce (1:29.535), davanti a Bottas, Vettel e Raikkonen. Eliminati dopo il Q2: Kvyat, Stroll, Wehrlein, Alonso e Ocon.

La terza sessione di libere

Nella terza sessione di prove libere il più veloce è stato Max Verstappen su Red Bull in 1:32.194. Secondo Lewis Hamilton (Mercedes) staccato di appena un decimo, poi Sebastian Vettel (Ferrari). Rosse meglio delle Frecce d'Argento nelle prove di partenza. Un piccolo ma interessante segnale in vista della gara di domenica. Quarto tempo per Bottas e quinto per l'altro ferrarista Raikkonen. Più staccata la Red Bull di Daniel Ricciardo, settima nei tempi. La sessione è stata interrotta per cinque minuti dopo un lieve incidente alla Haas di Romain Grosjean, rientrato però senza aiuti ai box.

Super Seb nelle prove del venerdì

Il venerdì nel deserto è stato un assolo della Rossa, che proprio con Vettel ha chiuso entrambe le sessioni in testa. Giornata positiva, dunque, anche se qualche dubbio sull'affidabilità della SF70 H c’è. Nelle FP1, infatti, Raikkonen si è dovuto arrendere dopo una “fumata” venuta fuori dalla sua monoposto. Si pensava ad un problema al motore - componente comunque sostituita per intero dai meccanici in tempi record - ma poi lo stesso finlandese ha spiegato che si è trattato di un guasto al “controllo elettrico”. Ma c’è di più. Nella seconda sessione, dopo aver centrato il decisivo 1:31.310, è toccato alla macchina di Vettel fare i capricci: improvviso spegnimento. "Non ci sono stati danni, miglioreremo già sabato", ha tenuto a precisare Seb.

Il fattore climatico

Il termometro in Bahrain segna una temperatura oltre i 34°. La gara domenica verrà corsa di sera e questo, dal punto di vista climatico, rappresenta un sollievo e un vantaggio per i piloti, ma anche per tutti i meccanici e gli ingegneri delle varie scuderie. Il tracciato (5.142 m) è molto impegnativo per le Power Unit, con ben quattro rettilinei e la possibilità di utilizzare il DRS su due di questi. Anche i consumi sono un fattore da tenere in considerazione, sia per la prolungata percorrenza a pieni giri, sia per l’alto carico aerodinamico utilizzato. Quello di Sakhir, infine, è un tracciato che richiede molta trazione per cui, specialmente le gomme posteriori, saranno molto sollecitate.

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