Vettel su Ferrari il migliore nelle prime libere in 1:33.911, seconde alla Mercedes con l'1:33.330 di Bottas. Problemi al sistema di raffreddamento per Leclerc, settimo nelle FP2. A fuoco un freno dell'anteriore sinistra della Toro Rosso di Albon durante le verifiche. E' il terzo appuntamento del Mondiale di F1 e la millesima gara della storia del Circus. Il GP è in diretta esclusiva su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)
Ferrari e Mercedes si spartiscono la leadership nel venerdì di libere a Shanghai. Le prime a Sebastian Vettel, le seconde a Valtteri Bottas in una giornata che al di là delle classifiche qualche indicazione l’ha data. Il tedesco della Ferrari, che ha chiuso le FP1 in 1:33.911, è apparso in palla in entrambe le sessioni e con un buon tempo d'attacco nel finale con gomma bianca. Anche le prove di partenza sono state nella maggior parte dei casi “pulite” e senza pattinamenti. Per un Bottas che ha spinto di più sull’acceleratore con il suo 1:33.3 (passo gara sul 38 basso con gomma dura), c’è invece un Hamilton che sull’altra Mercedes non si è esposto, pur costante sul passo, e chiudendo al quarto posto le FP2 dietro agli scarichi della Red Bull di Verstappen. In generale nella simulazione Ferrari e Mercedes sono apparse sullo stesso livello. Non ha invece brillato Leclerc, scivolato dal terzo posto delle Libere 1 al settimo delle Libere 2. Il monegasco si è fermato anticipatamente per controlli al sistema di raffreddamento. Peggio è andata a Kvyat nelle FP1, sempre ai box per la sostituzione del motore sulla Toro Rosso e sceso in pista solo nell’ultima sessione. Quinto Hulkenberg, sesto Sainz e, dopo Leclerc, Norris, Ricciardo e Gasly a chiudere la top 10. Curioso episodio nel corso delle verifiche post libere: a fuoco un freno dell'anteriore sinistra della Toro Rosso di Albon. Vettel, invece, è andato lungo nella stessa cicostanza ed è stato poi spinto dai suoi meccaninci fino alle verifiche.
Di seguito tempi e cronaca delle FP2
GP CINA: se la Power Unit sarà al 100% sarà dura battere la Ferrari SF90 - Sulla carta sembra una pista che può esaltare le caratteristiche della SF90 visto che la Rossa ha dimostrato difare la differenza sui competitors sui rettilinei ma riesce ad essere veloce anche nelle curve medio-veloci. Anche l’asfalto piuttosto liscio può rappresentare un vantaggio per la vettura di Maranello in quanto, a livello di setup meccanico, sembra prediligere assetti molto rigidi.
GP CINA – POWER UNIT: un tracciato che esalta la potenza ed il recupero di energia - Il circuito di Shanghai è piuttosto impegnativo per le Power Unit visto che si sta con il piede a tavoletta sul gas per il 74% del giro. Oltre alla velocità di punta è fondamentale avere una Power Unit con un’erogazione di potenza molto delicata in modo da avere una vettura piuttosto guidabile nelle curve lente.
GP CINA – AERODINAMICA: importante trovare fin da subito il giusto compromesso aerodinamico - L’asfalto è piuttosto liscio: ciò rende più facile la ricerca del set up perfetto. Qui è importante trovare il miglior compromesso tra deportanza e resistenza aerodinamica. Il circuito di Shanghai è caratterizzato da un mix di curve, con diverse velocità e raggi di curvatura e rettilinei. Per questo i team dovranno scegliere assetti di “compromesso” per essere veloci nelle curve senza compromettere la velocità di punta.
di Mara Sangiorgio