Bottas su Mercedes ha conquistato la pole position a Shanghai: settima della sua carriera. In prima fila anche l’altra W10 di Hamilton. In seconda ci sono le Ferrari di Vettel e Leclerc. Le Frecce rallentano troppo nel finale e Verstappen non può tentare l'ultimo giro: nel post qualifiche la rabbia dell'olandese. Questo è il weekend in cui la F1 taglia il traguardo dei 1000 GP. La gara in Cina è in diretta esclusiva su Sky Sport F1 (canale 207) e su Sky Sport Uno (canale 201)
Valtteri Bottas, con il tempo di 1:31.547, ha conquistato la pole position del Gran Premio della Cina, che si disputerà sul circuito di Shangai. E’ la sua settima in carriera. Il pilota finlandese della Mercedes ha preceduto di 0"023 il compagno di scuderia e campione del mondo Lewis Hamilton. Seconda fila tutta Ferrari: il tedesco Sebastian Vettel si è preso il terzo tempo, a 0"301 da Bottas, quarto il monegasco Charles Leclerc a 0"318. Le due Red Bull di Max Verstappen e Pierre Gasly occupano la terza fila, con l'olandese che non è riuscito a tagliare la linea del traguardo prima della bandiera a scacchi e ha dovuto quindi rinunciare all'ultimo tentativo di migliorare il suo tempo. In quarta fila le due Renault di Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg, poi le Haas di Kevin Magnussen e Romain Grosjean che chiudono la top ten. Diciannovesimo Antonio Giovinazzi, che non ha potuto girare a causa di problemi alla power unit della sua Alfa Romeo. In fondo alla griglia il pilota della Toro Rosso Alexander Albon, uscito fortunatamente illeso da uno spettacolare incidente avvenuto durante le ultime libere. La sua monoposto ha riportato però gravi danni nell'impatto contro il muro e Albon non ha potuto prendere parte alle qualifiche.
Quel rallentamento delle Mercedes
Ha creato qualche mugugno, soprattutto per Max Verstappen, il rallentamento eccessivo delle Frecce d'Argento nella preparazione dell'ultimo tentativo della Q3. L'olandese ha preso la bandiera a scacchi senza poter provare l'ultimo giro: "Sono stato corretto (con le Ferrari, ndr) e non ho superato. Ma non sono contento"
Di seguito tempi e cronaca
In Cina è importante trovare fin da subito il giusto compromesso aerodinamico L’asfalto è piuttosto liscio: ciò rende più facile la ricerca del set up perfetto. Qui è importante trovare il miglior compromesso tra deportanza e resistenza aerodinamica. Il circuito di Shanghai è caratterizzato da un mix di curve, con diverse velocità e raggi di curvatura e rettilinei. Per questo i team dovranno scegliere assetti di “compromesso” per essere veloci nelle curve senza compromettere la velocità di punta.
Cina, dove viene esaltata l’efficienza aerodinamica - Il circuito di Shanghai è stato realizzato da Hermann Tilke, misura 5451 m, e presenta delle caratteristiche tecniche completamente diverse rispetto a quelle dei tracciati di Melbourne e di Sakhir. E’ una pista molto tecnica e completa dove, per essere veloci, occorre avere una vettura con un’ottima efficienza aerodinamica. Molto importante è il carico aerodinamico per essere veloci nelle curve in appoggio (curva 7, 8, 16), trazione in uscita dalle curve lente (Curve 1,3,4, 6, 9, 11, 12,13 e 14) e tanta potenza della Power Unit da sprigionare sui rettifili. Shanghai ha due lunghi dritti dove si può attivare l’ala mobile: quello principale (720 km) e quello posteriore (1400 km), che consentono buone possibilità di sorpasso sfruttando la scia e la larghezza della pista. I punti del tracciato dove sarà possibile tentare il sorpasso sono: Curva 6, 9, 14). Vista la conformazione della pista sarà importante per i team cercare, fin dalle prove libere, il giusto setup aerodinamico e meccanico
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