F1, Gp Arabia Saudita: la gara vista dalla pista di Jeddah

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

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In Arabia vince Verstappen, ma Leclerc non ne esce sconfitto: è stata una battaglia spettacolare e al limite. La Ferrari chiude le prime due gare con 78 punti, più di Mercedes e Red Bull messe assieme. E non è che l'inizio. Il Mondiale torna tra due settimane in Australia: tutto in diretta su Sky Sport F1

GP ARABIA, GLI HIGHLIGHTS 

A Gedda Max Verstappen ha vinto ma Charles Leclerc non ne esce di certo sconfitto. Come l’intera Formula Uno, che se pensando a questo nuovo regolamento s’immaginava lotte come quelle che i due, e non solo loro, ci stanno regalando da due gare, ha centrato l’obiettivo alla grande. Negli ultimi dieci giri, complice anche la virtuale safety car entrata per una serie di ritiri incredible, è stata un’altra battaglia da cardio palma, il capitolo due del Bahrain. Una battaglia molto corretta ma anche molto al limite. Il ferrarista, che alla ripartenza era in testa, in questo caso ci ha perso ma l’assetto più scarico della RB18 qui ha aiutato notevolmente il campione del mondo negli allunghi e alla fine ad avere la meglio su Leclerc.

 

Tra i due c’è il giusto il rispetto, non sono più certo i due piloti sbarbati che litigavano e correvano con dei piccoli kart. Ma soprattutto adesso hanno anche la maturità dei campioni a guidarli. Il monegasco con il secondo posto e anche il giro veloce mantiene la testa della classifica con 45 punti, 12 in più del suo compagno di squadra. Buonissima anche la gara di Sainz che è salito comunque sul podio. Le sensazioni in macchina sono state decisamente meglio di domenica scorsa per lui, e forse senza il giochino poco pulito della Red Bull che gli ha fatto restituire la posizione da Perez alla ripartenza avrebbe anche potuto provare ad attaccare Verstappen. Con i se e i ma si va poco lontano, ma è questa Ferrari a non averne. Su una pista che era più favorevole alla Red Bull la Rossa ne esce fieramente, e a dirlo sono i numeri: dopo due gare la Ferrari ha 78 punti, più di Red Bull e Mercedes messe insieme. E non è solo che l’inizio.