F1, Gp Arabia Saudita: la gara vista dalla pista a Jeddah

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

E' notte fonda in casa Ferrari dopo il GP d'Arabia: la SF-23 semplicemente non è veloce e non ha passo gara con le dure. I 26 punti raccolti sono il bottino più magro dopo due gare dal 2020. Vasseur predica fiducia, mentre le buone notizie arrivano da Leclerc. Il Mondiale torna tra due settimane a Melbourne in diretta su Sky Sport F1, Sky Sport Uno e in streaming su NOW

GP ARABIA: GLI HIGHLIGHTS

E' notte fonda. Su una pista che doveva essere amica, senza l'alibi del degrado gomme, la Ferrari si è amaramente scoperta quarta forza, non solo con meno ritmo di Aston Martin ma anche di Mercedes. Questa Red Bull, che alla presentazione della SF-23 era stata indicata come la macchina da provare a sfidare per entrambi i campionati, non è nemmeno da prendere in considerazione perché fa un altro sport. Soli dodici mesi fa dopo il Gp in Arabia la Ferrari era al comando dei costruttori con 78 punti, quest'anno con il quinto posto di Sainz e il sesto di Leclerc ne ha 26, che è il bottino più basso dal 2020, quando dopo due gare ne aveva 19 ma anche un motore azzoppato per l'accordo con la FIA.

 

Dopo un fine settimana in cui si erano fatti altri proclami, il risveglio è di quelli che possono stordire: qui la Rossa non ha accusato il degrado gomme del Bahrain e non ha avuto problemi di affidabilità. Semplicemente non è stata veloce, mancava passo con le dure, costringendo entrambi i piloti a tirare i remi in barca sul finire della gara e pensare solo a portare a casa quelle briciole di punti. Tra le note positive c'è Charles Leclerc, il giro da qualifica e il suo primo stint con le gomme più morbide. Ma anche pit e strategie son state corrette. Complessivamente migliore della prima gara, questa Rossa però è ancora acerba e gli manca carico, che non è solo una questione di ali. E questo crea molti problemi anche di setup. Mentre Mercedes ha già deciso di cambiare strada, Vasseur continua a dare fiducia a questa filosofia, ma il lavoro da fare è tanto e bisogna avere le idee chiare sul da farsi. Mantenendo anche il sangue freddo.