Formula 1, McLaren: una bara...Honda

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Carlo Vanzini

Fernando Alonso, Mclaren Honda - Foto: Getty Images
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La sinergia con Honda ha deluso ampiamente le aspettative. Il team rischia, al terzo anno, di replicare un’altra stagione anonima in termini di risultati. Servirà un miracolo per consegnare una macchina apprezzabile allo spazientito Alonso ed al giovane debuttante Vandoorne

Voto 4 - Ok, passi il primo anno di apprendistato, passi il secondo di crescita, ma presentarsi al terzo in queste condizioni è davvero da harakiri. La Power Unit Honda, invece di progredire è tornata indietro. E’ una situazione tragicomica, sottolineata dalle parole di Alonso: "La curva 3 si fa in pieno? Noi le facciamo tutte in pieno", come a dire che la lentezza è tale da consentirgli di stare sempre sul gas. La macchina è ok, o almeno dovrebbe esserlo, ma 35 km/h in meno classificano la McLaren in ultima fila. C’è chi sta peggio, come mezzi, la Sauber, ma se a Melbourne non si presenteranno con una Power Unit rifatta e miracolata, sarà un altro anno di frustrazione.

A Vandoorne cambierà relativamente poco, essendo l’anno del debutto, certo una macchina decente per un gran pilota, qual è da campione incontrastato della, ormai ex, GP2 non farebbe schifo, per Alonso invece è già di suo uno scenario terribile. Tralasciamo le scelte fatte da Nando negli anni, sta di fatto che siamo arrivati al suo ultimo di contratto con McLaren. Boullier, il team principal, ha già fatto capire che sarà difficile trattenerlo. Viene però anche da chiedersi: uno, perché Boullier è così solido e due, quali alternative vere avrà Alonso davanti? Mercedes o Reanult? Per lottare per il titolo o per chiudere la carriera dove è fragorosamente esplosa? Di certo ci sarà da parlare e non poco in stagione, ma la speranza è di essere piacevolmente smentiti. Che la McLaren ritrovi la verve dei tempi d’oro serve a tutti, a buon intenditore poche parole. Sarà anche questo uno dei compiti della nuova proprietà, preservare la storia e recuperarla, certo senza regalare niente a nessuno, ma un livellamento delle prestazioni dovrà in qual che modo essere raggiunto, unico vero nodo per avere lo show in pista.

C’è da riflettere anche sul fatto che McLaren non vince un Mondiale dal 2008, non che Ferrari stia meglio, ma non vince una gara dal 2012. Cinque anni sono troppi per un team che ha fatto la storia e ha mezzi e strutture per vincere. Per ora però è stata solo una cocente delusione. 

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