Formula 1, il video dell'incidente di Vettel e Verstappen

Formula 1

L’episodio controverso al 44° giro quando l’olandese Verstappen ha azzardato un sorpasso su Vettel finendo per centrare il tedesco che, in quel momento, era terzo in pista. Alla fine, dopo un testacoda, il ferrarista ha chiuso all’8° posto

GP CINA: GLI ORARI DELLE REPLICHE

GP CINA. CLICCA QUI PER RIVIVERE LA GARA

TEMPI E CLASSIFICHE DOPO SHANGHAI

TUTTO SULL'INCIDENTE FRA MARQUEZ E ROSSI

Verstappen come Marquez? Il paragone forse è esagerato, ma la gara del pilota Red Bull fa discutere così come quella dello spagnolo della Honda in Argentina. Dalla MotoGP alla Formula 1, il virus dei sorpassi azzardati si è impossessato del giovanissimo talento olandese che, ancora una volta, ha finito per andare sopra le righe magari pungolato da altri sorpassi (questi invece perfetti) del compagno di squadra Ricciardo. 

10 secondi di penalità per Verstappen

Il fattaccio dopo 44 giri, alla curva 14: Vettel tira la staccata, arriva leggermente lungo, Verstappen intravede uno spiraglio che non c’è e ci infila la sua Red Bull. Risultati? Contatto con la fiancata destra della Ferrari ed entrambe le macchine che vanno in testacoda. Ne approfittato Raikkonen per prendersi la terza posizione. Per Verstappen 10 secondi di penalità da sommare al tempo finale (esattamente come successo a Gasly per l’incidente col compagno di squadra Hartley): l’olandese, che ha tagliato il traguardo 4° con 6 secondi di vantaggio su Hamilton, ha dovuto dunque cedere la posizione finale all’inglese della Mercedes e a fine gara gli sono anche stati tolti due punti sulla patente. 

Il chiarimento a fine gara

Al termine del gran premio, prima della cerimonia sul podio, è andato in scena il confronto fra Vettel e Verstappen. Toni distesi, l'olandese si è scusato per il suo sorpasso, come lui stesso ha confermato poco dopo in zona interviste. Nelle immagini si vede soprattutto Vettel parlare e Verstappen assuire a testa bassa. Non c'è rabbia nel linguaggio del corpo del ferrarista, piuttosto rassegnazione per un risultato che ormai non si può più cambiare. "Secondo me stava chiedendo rispetto - ha commentato Marc Genè -, perché non si tratta di un incidente di gara. Verstappen aveva la gomma per sorpassare comodamente poco più avanti. Non c'era bisogno di prendersi quel rischio". Poi, alla fine, un buffetto del ferrarista sulla spalla del pilota Red Bull che lascia intendere come l'episodio si sia concluso in pista senza ulteriori strascichi, a differenza di quanto invece successo in MotoGP fra Marquez e Rossi. 

Sky Tech: ecco perché la Ferrari dopo l'incidente non andava più

"Dopo il contatto con Verstappen mi sono limitato a sopravvivere in pista". Così Vettel ha destritto i giri successivi al 44°. 'Survive', termine inglese. Non si riferisce a un pericolo di vita. Non è quel "ho paura" pronunciato da Rossi in Argentina nei confronti di Marquez. Qui il ferrarista fa riferimento a un problema di bilanciamento della vettura, compromesso dopo il contatto con la Red Bull. Matteo Bobbi, attraverso lo Sky Tech ci mostra il punto in cui la Ferrari si è danneggiata. Vettel, che al momento del contatto era terzo, è stato poi sorpassato anche da Hulkenberg e Alonso e ha chiuso 8°, perdendo 8 punti in classifica generale rispetto a Lewis Hamilton.

La Red Bull rimprovera Max

"Max deve controllarsi", dice Helmut Marko, consulente Red Bull Motorsport, alla tv spagnola -. E’ molto giovane, ha commesso un errore e si è scusato. Gli ho detto che il suo momento arriverà e che non deve strafare. Lui sa che ha buttato al vento una possibile vittoria. Abbiamo visto sfumare la doppietta, la nostra macchina era molto veloce e avevamo un'ottima strategia. Max deve capire le cose. Lui ha una grande fame, è molto veloce e sta accumulando esperienza".

Verstappen: "Il mio inizio stagione è stato una m…"

"Avrei potuto aspettare un po' di più, ma dopo è più facile dirlo – ha ammesso Verstappen a fine gara -. Ho bloccato le posteriori, non volevo colpirlo. Ho già chiesto scusa a Seb, ma non posso cambiare la situazione. Tutto il mio inizio di stagione è stato una m...".